Whisky e rum, il sapore è glocal. Boom di distillati nel segno della territorialità

Whisky e rum, il sapore è glocal. Boom di distillati nel segno della territorialità

di Nicole Cavazzuti
Spirits: è tempo di glocal. Dal gin al whisky, dall'amaro al rum le nuove etichette sono infatti tutte nel segno della territorialità. In Italia è il caso, per esempio, di Engine, gin prodotto nelle Langhe, biologico e italiano fino all'ultima goccia. Emblematico poi è il nuovo Amaro Venti. L'amaro Italiano, primo preparato solo con botaniche raccolte in Italia secondo i metodi liquoristici tradizionali. Ma la tendenza è internazionale: così dalle Filippine è arrivato il Rum Don Papa, dal Messico il Whiskey Sierra Norte e dall'Amazzonia Canaïma un premium small batch (piccolo lotto) gin con una filosofia green ed ecosolidale preparato con un blend di botaniche per la maggioranza d'origine amazzonica (come il frutto della passione endemico o il cacao bianco).
E il fenomeno è destinato a crescere. «Assisteremo alla moltiplicazione non solo di gin, ma di tutti i distillati del territorio, segmento del mercato particolarmente interessante per le distillerie italiane che con questi prodotti possono promuovere il made in Italy e la storia del nostro Paese», assicura Marco Bertoncini, tra i massimi esperti del distillato di ginepro nel mondo, fondatore del portale ilGin.it e organizzatore di eventi.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Novembre 2019, 09:06
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