Vegan, da Osaka la svolta della carne sintentica: arriva il primo filetto di Kobe fatto con la stampante 3D

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In Giappone arriva il primo filetto di Kobe sintetico. Tra qualche anno la domanda «al sangue o ben cotta?» potrebbe non essere più adeguata. La carne sintetica potrebbe presto diventare una realtà del mercato, per la gioia dei vegani.

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A dimostrarlo è lo studio dell'Università di Osaka, dove un team di ricercatori è riuscito a realizzare il primo filetto di manzo Kobe sintetico con una stampante 3D.

Il Kobe è una delle carni più pregiate al mondo e per riprodurla gli scienziati hano usato cellule staminali isolate a partire dalla carne dalla varietà di manzo Wagyu (particolare razza di bovino allevata unicamente in Giappone). 

La carne sintetica, definita «carne pulita» perché non derivante dal macello di animali, finora ha avuto qualche problema a competere con la sua rivale naturale. In particolar modo non è semplice ricostruire la struttura complessa delle fibre muscolari, ma i creatori sono riusciti a superare questo limite partendo da tre diverse varietà di cellule staminali isolate dal tessuto muscolare, da quello adiposo e dai vasi sanguigni

La stampante 3D, poi ha fatto il resto portando sul piatto un filetto di Kobe sintetico. Questa scoperta potrebbe essere una svolta nel mercato della carne e soprattutto del mercato della carne sintetica, già in forte espansione per la sempre maggiore sensibilità all'ambiente e alla salute umana.

Nel mondo, infatti, è già possibile mangiarla sia a Singapore che a Tel Aviv, ma non è difficile immaginare che possa presto arrivare ovunque grazie alla possibilità di ottenere delle varietà sempre più simili all'originale naturale.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Settembre 2021, 16:50
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