Taste of Roma, anteprima in giro per la città: viaggio in Vespa tra le ricette degli chef stellati

Taste of Roma, anteprima in giro per la città: viaggio in Vespa tra le ricette degli chef stellati

di Valeria Arnaldi
Appuntamento da Bistrot 64, regno dello chef Kotaro Noda al Flaminio. Seconda tappa, da All'Oro, vera e propria maison dello chef Riccardo Di Giacinto e della moglie Ramona Anello, nei pressi di piazzale Flaminio. Poi, da Imàgo all'Hassler, tempio di gusto dello chef Francesco Apreda, a Trinità dei Monti. Infine, a chiudere il tour, Achille Enoteca al Parlamento, con lo chef Massimo Viglietti, in via dei Prefetti.

Taste of Roma, il gusto sbarca all'Auditorium. E gli chef stellati fanno show

In sella a una Vespa - o a bordo di Ape - taccuino alla mano e cellulare pronto per immortalare ogni portata, è stata concepita come un Safari metropolitano e soprattutto di gusto, rigorosamente stellato, l'anteprima di Taste of Roma che, dal 20 al 23 settembre animerà l'Auditorium Parco della Musica, richiamando tutti gli appassionati del mangiar bene. E quest'anno, probabilmente, pure gli amanti dell'arte, incuriositi dal gioco che si nasconde dietro le ricette. Tema dell'edizione 2018, infatti, è proprio l'arte e ogni chef ha dovuto ideare una delle sue quattro ricette, ispirandosi a un monumento, un quadro, una scultura, un movimento, un artista e via dicendo.

Difficile ma decisamente stimolante tentare di indovinare. Così Viglietti, nel suo Gambero Suzette, si è fatto ispirare dalla crepe suzette, dalla Porta Alchemica e dalla ricerca della pietra filosofale e pure da un pezzo dei Radiohead, Give up the ghost». Un indizio quest'ultimo che lo chef potrebbe anche offrire ai visitatori della manifestazione. «Se mi danno la possibilità di mettere la musica, farò sentire la canzone», dice, sorridendo.

Tra i piatti proposti in anteprima per offrire un assaggio della kermesse, anche lo Shabu shabu di Hidagyu con orzotto al parmigiano firmato da Kotaro Noda, presentato in anteprima dal suo sous-chef Giacomo Zezza, che guarda all'incontro tra la tradizione italiana e quella nipponica. Riccardo Di Giacinto ha proposto il Macaron Romano, che ha solo l'aspetto del dolce e, a sorpresa, vanta un cuore della tradizione capitolina. La Pasta, Patate e Granchio è stata la proposta di Francesco Apreda che ha voluto rinnovare un piatto tipico delle tavole romane. Ed è solo l'inizio. A Taste, saranno protagonisti oltre venti fuoriclasse della cucina italiana e 72 portate realizzate live. Tra le novità dell'anno, pure un ristorante con menù fusion italiano firmato da chef selezionati e maestri pizzaioli.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Settembre 2018, 11:18
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