Sette storie per sette ricette su Leggo.it: su TikTok e Instagram i piatti che hanno segnato la vita

Da un posto al sole a un posto a tavola per la fregola del Cavaliere Davide Devenuto

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di Micol Ferrara

Non ha certo bisogno di presentazioni il romano Davide Devenuto: attore, regista, autore, interprete di diverse produzioni di successo; entrato nel cuore del pubblico nel ruolo di Andrea Pergolesi personaggio in “Un posto al sole”, su Rai Tre.

 

Sette storie per sette ricette

Cos’è il cibo? La rubrica "Sette storie per sette ricette" nasce per raccontarvelo. Storia, tradizione, salute, cultura: non c’è nulla di meccanico a tenere uniti questi elementi ma molto di umano. Proprio perché umano - e ricalca la vita - è fatto anche di errori, scorrettezze, assurdità e cambiamenti tanto radicali che talvolta si spingono ben oltre il quanto basta (il famoso QB alla base di ogni preparazione).

Abbiamo tutti una ricetta legata a un momento, una tradizione, una storia. Per alcuni di noi, addirittura, tra i fornelli si è consolidata la seconda opportunità della vita, un processo di rinascita, dove i percorsi sono molteplici e fortemente individuali. Piccole e grandi Storie: dallo chef che non si arrende alle storture della vita che lo portano al fallimento, si rimette in piedi, e si afferma nel mondo delle ristorazione con una carbonara. Alle “scappatelle” - prodotte da Made in Carcere - biscotti vegani biologici realizzati presso l’Istituto penitenziario minorile Fornelli di Bari, vera e propria ricetta di riscatto sociale, così come il pan di vita. A chi uscito dopo un periodi di reclusione a Nisida apre un ristorante tutto suo e nel giro di pochi anni raddoppia. Storie di integrazione di rifugiati e migranti che si sono rivalsi sulla vita attraverso la cucina.

Una rassegna che potrebbe non finire mai perché sempre ci sarà la storia di una ricetta a destare interesse e curiosità a chi, per scelta, vuole restare aperto alla conoscenza del mondo attraverso quello che di umano produce e racconta. Un’esplorazione umana e urbana, perché è noto che una città si conosce solo dal suo mercato. Sette storie per sette ricette è una caccia alle materie prime nobili e genuine che arrivano nel piatto, spesso legato all’emozione del ricordo che lo accompagna. Per salvaguardare la consapevolezza che quello che mangiamo è frutto di migliaia di anni di conoscenze, di fatica, di apprendimento continuo, di confronti. Un patrimonio a cui sarebbe assurdo rinunciare.

Sappiamo in fondo che non esiste la ricetta del vivere. Questo si impara solo vivendo e ognuno deve trovare la sua. Qual è la ricetta della tua Storia? Raccontacelo e allestisci con noi la nostra tavola felice imbandita di cibo e sentimento.

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Quarta storia, quarta ricetta

Una personalità poliedrica e complessa, quella di Davide, che – durante il primo lockdown – non ha avuto esitazioni a mettere la sua popolarità al servizio degli altri. Il suo impegno lo ha portato al Quirinale dove lo scorso 31 marzo è stato insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per l’attività di beneficienza che porta avanti da tre anni con il progetto “Spesa Sospesa” grazie al quale è stato possibile distribuire oltre 5 milioni di pasti equivalenti in tutta Italia.

Raccogliendo più di un milione di euro, un circolo virtuoso che funziona e quindi va avanti. Come ha festeggiato? A casa! Lui “che è lo chef di famiglia” ha cucinato un bel piatto di “spaghetti alle vongole e bottarga”. Cucinare è “un modo di dare” e forse, proprio per questo, è un’altra delle sue grandi passioni. Lo abbiamo visto ai fornelli anche nella seconda stagione di Celebrity Masterchef dove è arrivato terzo in classifica.

«Grazie a questa esperienza la mia cucina è diventata più consapevole», ci racconta. Lui che ha compiuto i primi gesti in cucina, tra pentole e mestoli, all’ombra della mamma Mimma dapprima procedendo per imitazione poi, col tempo, personalizzando i piatti di lei con ingredienti sempre diversi.

In casa mangiare bene era importante, il cibo era un linguaggio importante.

Del resto potrebbe essere diversamente con una madre napoletana e un padre pugliese? Educato al gusto dalla migliore tradizione mediterranea, a 21 anni esce di casa vola in Olanda – prima tappa Amsterdam – dove inizia a lavorare in diversi ristoranti: impara osservando, prende ispirazione idee e tecniche, e infine aggiunge ingredienti ai suoi piatti così da conquistare un pizzico di indipendenza in più.

Qual è la ricetta della sua storia? Senza dubbio la fregola di mare: gamberi, calamari e rana pescatrice. Un piatto che non ha nulla a che vedere con le tradizioni di famiglia e sottolinea: «Il modo in cui preparo la bisque di gamberi è diverso da quello di mia madre». Un piatto tipico della Sardegna: fregola, fregula, fregua, a seconda delle zone dell’isola.  E’ un tipo di pasta di semola di grano duro semplice solo in apparenza, un po’ come il nostro riso, «ma ancora più buono».

Il passaggio più delicato è senza dubbio la preparazione della bisque, il “nettare degli Dei”: «Non ne va sprecata neanche un goccio», raccomanda Davide. La sua è una cucina consapevole, tradizionale sebbene allo stesso tempo arricchita da quel guizzo creativo conquistato in numerosi viaggi e reso possibile da un confronto aperto e disteso con altre culture, tutti tasselli e metafore al sapore di indipendenza. Quella idea di cucina che oggi Davide e la compagna Serena Rossi cercano di trasmettere a Diego. «Fin da quando è piccolo gli metto le spezie sotto al naso per farlo incuriosire, con la mamma prepara i ciambelloni; tutti e tre insieme abbiamo il rito di preparare la pasta fresca». 

Davide ci apre le porte di casa, ci accoglie nella sua cucina, per svelarci ogni singolo passaggio di questo piatto così importante per lui anche se non certo l’unico, tiene a sottolineare. Ecco come si prepara la fregola di Devenuto:

Ingredienti:

Fregola tostata 300 gr.

Brodo di pesce qb

Gamberi rossi 400 gr.

Calamari 400 gr.

Rana pescatice 400 gr.

Pomodoirini 200 gr.

Peperoncino qb.

Lime  qb.

Aglio qb.

Prezzemolo qb.

Preparazione:

Schiaccio le teste dei gamberi rossi, la parte più saporita, il succo delle teste necessarie a preparare la bisque. Metto a bagnomaria il preparato e lentamente – come se fosse una sorta di maionese lo emulsiono – con l’aggiunta di un po’ olio per renderlo cremoso. A questo devo aggiungere – per renderla un po’ più acida – un po’ di lime (al quale tolgo però prima la buccia) e continuo ad amalgamare. Nel frattempo metto in padella olio, aglio e dei pomodorini, peperoncini e metto la fregola a sfegolare, senza dimenticare il brodo di pesce a coprirla. Di tanto in tanto, quando vedo che la fregola si asciuga un pochino, la ricopro nuovamente con del brodo di pesce fino a coprirla per poi lasciarla andare. Quando mancano 3/4 minuti dalla fine della cottura aggiungo, senza sprecarne neanche un goccio, la bisque di gamberi i calamari, la rana pescatrice, e all’ultimo i gamberi (che andranno appena scottati).

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Aprile 2023, 12:16
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