7 storie x 7 ricette: Mariangela De Sica e gli gnocchi senza dosi della tradizione molisana. Il segreto è nel saper sentire

Un piatto povero che oggi ha subito tantissime rivisitazioni per lo più su base regionale

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di Micol Ferrara - Gli gnocchi: una pasta dalla forma quasi ovale con una consistenza decisamente unica. Si tratta certamente di uno dei piatti più noti della cucina italiana, ma sono stati sempre cosi? Eh no! La loro consistenza cambia, come tante altre cose, nel 500 grazie alla scoperta dell’America e all’arrivo delle patate. Un piatto povero che oggi ha subito tantissime rivisitazioni per lo più su base regionale.

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La ricetta di Mariangela De Sica

La ricetta che proponiamo è quella della storia di Mariangela De Sica, quarantenne romana, casalinga, madre di Edoardo e Umberto ai quali si dedica con amorevole cura, appassionata di cucina e notevole bongustaia. Per Mariangela la cucina è senz’altro il luogo più importante di tutta la casa, ama sperimentare piatti salati e dolci, tantissimi dolci, prestando, sempre, grande attenzione alla qualità degli ingredienti. Gli gnocchi sono per lei il ricordo dell’infanzia, la spensieratezza, “Giovedì gnocchi”, la nonna li cucinava e lei con il fratello Michele, le cugine Chiara e Costanza, si affrettavano in casa per poterli gustare.

Si, perché a Salcito – paesino nella provincia di Campobasso in Molise – i bambini erano, e lo sono tutt’ora, soliti giocare per strada. Quando nonna Nunziata chiamava era giunto il momento di correre a lavarsi le mani e mettersi a tavola. «E’ un ricordo vivo di un periodo bello che è inesorabilmente passato. I nonni non ci sono più» eppure nel rito della preparazione dello gnocco Mariangela riesce a rivivere la gioia di quel pezzo di vita e a trasmetterla ai figli, ed oggi, anche un po’ a noi.

«Io li preparo come mia nonna, con un riccioletto che crea un piccolo incavo nella pasta – ricavato con le dita – affinchè possa assorbire meglio il sugo». E non parliamo di un sugo qualsiasi perché a Salcito lo gnocco si condisce con il sugo di spuntatura di maiale – costolette e salsicce – saporitissimo.

La carne di maiale è molto utilizzata nella cucina molisana. Mariangela però, di tanto in tanto, per andare incontro al gusto dei figli sostituisce al sugo di spuntature quello al ragù. Altro elemento importante alla base della sua ricetta è che non esistono dosi precise: ci si regola, non solo ad occhio, ma piuttosto al tatto.

«Mi baso su una patata – una patata e mezza, circa, a persona – un uovo e farina. L’impasto deve essere morbido ma non appiccicoso, per questo continuo ad aggiungere farina nel lavorarlo fino a farlo diventare più asciutto». Il segreto è tutto nella manualità, nella capacità di sentire attraverso il tatto se la consistenza della lavorazione è giusta prima di iniziare a tagliarli. L’arte di un tempo, quella delle nonne, da custodire e tramandare proprio come ha fatto Mariangela. Un piccolo rito che ci ricorda chi siamo e da dove veniamo. Un legame con il Molise inscindibile che lo stesso Christian De Sica – lo scorso agosto in occasione del suo spettacolo a Oratino ha ricordato: «Mia zia era di Salcito, qui sono a casa». E anche quando, le cose cambiano – come ricorda Mariangela – «oggi non ho più occasione di tornare a Salcito, la casa è stata venduta» certi ricordi si trasformano in luoghi interiori ed il “Giovedì gnocchi” diventa un nuovo viaggio intorno ad una tavola imbandita di tradizioni, sapori e sentimenti.

Ingredienti:

1 patata a persona

1 uovo

Farina qb

Inizia a lessare le patate – fai la prova della forchetta per verificane la cottura (30-40 minuti a seconda della loro grandezza). Sbuccia le patate e, con l’aiuto dello schiaccia patate preparale alla lavorazione, aggiungi l’uovo, amalgama il tutto, e lentamente inizia a versare la farina per procedere con l’impasto. Ultimata questa fase inizia a preparare delle strisce spesse 3-4 cm, aiutati infarinando la spianatoia, taglia la pasta a piccoli pezzettini. Li puoi cuocere così oppure - aiutandoti con le dita – puoi creare il “ricciolino” utile per assorbire meglio il condimento.

Manda la tua storia e la tua ricetta a: 7x7@leggo.it 

 

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Aprile 2023, 09:03
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