Gina a Roma, l’equilibrio tra tradizione e innovazione

Sapori della tradizione nel restyling in total white

Gina, l’equilibrio tra tradizione e innovazione

di Valeria Arnaldi

I sapori della tradizione, che accarezzano il palato, richiamando alla memoria atmosfere familiari. E il tocco dello chef che, paradossalmente proprio mentre valorizza quelle stesse atmosfere, crea inusitati scenari di gusto. È nella formula “comfort food gourmet” la filosofia di cucina da Gina, nel cuore di Roma, ai piedi del Pincio e con l’orizzonte segnato da Trinità dei Monti. A quindici anni dall’inaugurazione, il ristorante si presenta totalmente rinnovato, nello stile, che vede il bianco grande protagonista, nell’accoglienza - intelligentemente informale ma rigorosamente puntuale, curata dalla restaurant manager Maria Cristina Bisogno - e ovviamente anche nell’idea di cucina.

A firmare la proposta di gusto è lo chef romano Stefano Monaco, che “gioca” con i sapori, dosando in modo sapiente tradizione e sperimentazione.

Il risultato è in un’offerta ricca, che spazia da proposte veloci, inclusa un’ampia selezione di insalate, a piatti “classici”, comunque ripensati, fino alle “proposte fuori carta”. Si va così dal riso al curry, presentato in modo quasi scultoreo, alla “vellutata del giorno”, come quella di zucchine e zafferano con burrata e crostini. Ancora, dalla tartare di Fassona con senape Dijon e pomodorini canditi fino all’uovo di quaglia poché. Senza trascurare i dolci, espressi e decisamente golosi. Per vere coccole di gusto.

Gina. Roma, via di San Sebastianello 7/A, telefono: 06/945.185.40 - aperto da martedì a domenica dalle 8 alle 22. Prezzo: 25/30 euro


Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Maggio 2022, 17:59
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