Roma: Anko, la cucina che strega vista e palato

Anko, a Roma la cucina che strega vista e palato

di Valeria Arnaldi
«Ogni rivoluzione gira 360 gradi, la nostra si ferma una tacca prima». Si apre così il manifesto di Anko, ristorante nel ristorante - per accedervi bisogna varcare la porta di Samba Maki - il cui cuore è nel tavolo sociale dalla forma quasi circolare, riservato a otto persone in dialogo con lo chef, per un menu degustazione illustrato ad arte. A firmare la nuova proposta di gusto è lo chef Gianfranco “Anko” Cancelli, 25 anni, originario di Sora ma “gitano nell’animo” come si definisce, formatosi lavorando in Tunisia, Gran Bretagna, Russia e Giappone.

Proprio dall’Oriente prende ispirazione la sua cucina fondata su eccellenza della materia prima, maestria della tecnica ma anche gioco, ironia, condivisione, istinto. «Nei miei piatti c’è un pensiero fisso - spiega - la volontà di non essere classico».
E il desiderio di sorprendere occhi e palato. Nasce così “Tributo a Banksy”, gambero di Mazara, calamaro e polpo verace, con verdure di stagione, uniti a simulare un mazzo di fiori, serviti su piatto trasparente rialzato su un tablet con l’iconica immagine del giovane che lancia i fiori, realizzata da Banksy appunto. Nel menu anche tacos di agnello arachidi, mele e cocco. E ancora, triglie di scoglie e pesto di rucola. Una tavola che gioca con il gusto e suggerisce un modo inusitato di vivere il ristorante.


ANKO Roma, viale Regina Margherita 168 - tel 06/84.150.75 - chef Gianfranco Cancelli - chiuso domenica - costo medio: 60 euro
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Dicembre 2019, 06:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA