æde, i vichinghi approdano nella Capitale a Roma

æde, i vichinghi approdano nella Capitale a Roma

di Rita Vecchio

Il primo ristorante vichingo a Roma. Colori tenui ma decisi, definizione che sembra contrastante, ma che risponde al carattere di "æde", un particolare localino nel centro della Capitale. A un anno dall’apertura, il coraggio di osare ha premiato. Per chi entra per caso o per scelta, resta sorpreso dalle linee contemporanee a volte (e per qualcuno) troppo essenziali.

Non a caso il sottotitolo è “ristorante europeo moderno”. Dietro il bancone c’è lo chef Fabrizio Cervellieri, in sala Tommaso Falconi, due compagni che seguono un percorso comune. Protagonista è l’ingrediente declinato in varie lavorazioni. Fermentazione, frollatura, dry aging e cottura lenta sono procedure che conducono a un viaggio molto interessante che attraversa tutto il menu. I titoli dei piatti (che cambiano frequentemente) ne sono testimonianza: “Lattuga - Maionese - Erba Cipollina”, “Fagiolini - Panna Acida - Menta”, “Patate - Porcini - Creme Fraiche”, ‘Nduja - Anguria - Basilico”, “Risotto - funghi - sottobosco”, “Risolatte - rape rosse - mirtilli”, “Topinambur - caffè - nocciole”. È il risultato di esperienze dello chef maturate in giro per il mondo (da Londra con Gordon Ramsay a Berlino a Copenaghen) e di cui il nome stesso del ristorante scritto con grafema scandinavo è un simbolo.

Menu dinamico e personalizzato che parte da 30 euro a persona e tre piatti di degustazione fino alle tredici portate per 129 euro.

Un’esperienza diversa quanto interessante che può passare anche da un viaggio gastronomico a sorpresa scelto dallo chef.

æde. Roma, via Federico Cesi, 22 - tel. 06 88974793 - apertura: lunedì al sabato 12 -15, 18 - 23 (domenica chiuso) - costo medio 60 euro


Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Dicembre 2022, 12:48
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