Roma, apre “Treefolk’s Public House”: colazione inglese e piatti gourmet in uno dei più grandi Whisky e Cask Bar della Capitale

Roma, apre “Treefolk’s Public House”: colazione inglese e piatti gourmet in uno dei più grandi Whisky e Cask Bar della Capitale

di Sabrina Quartieri

Come zona ha scelto quella più frequentata dai giovani stranieri che visitano la Capitale, anche se in una parte meno turistica: è al civico 192 di viale Trastevere, a un passo da piazza Ippolito Nievo, che “Treefolk’s Public House” inizia la sua avventura in pieno stile british nella Città eterna. Il locale che per gli arredi sembra appartenere all’Inghilterra degli Anni Venti, riunisce in un unico spazio diverse anime che lo tengono aperto da mattina a sera, e si presenta al pubblico come uno dei più grandi Whisky e Cask Bar con ristorante gourmet a Roma. Titolo che gli calza a pennello, considerando che il pub in questione vanta tante prelibate golosità in carta e una collezione di 60 etichette di whisky vintage fuori produzione e 500 in mescita, oltre a una selezione di 12 birre a pompa e 8 spine. 

La sua storia nasce dal successo di un’amicizia di quattro ex “publican”: Andrea e Alessandro Buresti, proprietari dal 2003 dello storico “Treefolk’s Whisky & Beer”, Simone Casadio, titolare di un’azienda agricola a Casetta Mattei e di un brand di prodotti Gluten free, e Claudio Moreschini, il più giovane di tutti, ma non per questo meno appassionato di bionda artigianale. A Roma sono loro gli unici ad averla sempre disponibile in Cask: prodotta principalmente in Inghilterra, questa birra viene creata con dei processi di maturazione e rifermentazione che non avvengono in birrificio ma in botti di 41 litri custodite dai “publican” nella cantina del pub, che decidono poi quando sono pronte per essere aperte.

Ammantato dalla raffinata atmosfera tipica dei locali inglesi dei primi Novecento, “Treefolk’s Public House” che ospita 88 coperti, si compone di una prima parte più informale, il Cask Bar con 12 pompe a vista e delle tipiche sedute al bancone; nella Sala Camino viene invece servita una inaspettata cena gourmet con le proposte dello chef Valerio Mattaccini, tra divani Chester, tavoli di legno, sedie in pelle nera e marrone, pregiati tappeti persiani e un elegante pianoforte per le esibizioni di musica dal vivo. Infine, c’è la Scotch Room, un’area dal tocco moderno che vanta una bottigliera in legno con le migliori etichette di whisky

La proposta enogastronomica ha delle solide radici nella tradizione culinaria britannica, che viene però adattata ai nostri giorni e ai migliori prodotti locali, per una cucina sana e “zero waste”. La caffetteria, dove a colazione non mancano la tipica formula all’inglese o i maritozzi con la panna ed espresso (anche take away), è gestita da Massimo Carpineti e punta a far conoscere il mondo dello Speciality Coffee, anche grazie al Gold Trip, il caffè spillato servito con le leccornie dolci e salate della Pastry Chef Barbara Meloni. Michele Ferruccio, bar manager di “Treefolk’s”, durante la mattina propone invece una carta con sei tipologie di Bloody Mary e di Low alcohol, con base Prosecco e fermentati, per importare in Italia l’usanza british del consumo dei cocktail prima di pranzo. Il pub resta aperto tutto il giorno, anche per ospitare chi in città cerca uno spazio di lavoro adatto allo smart working.

Nel pomeriggio, come da tradizione inglese, non manca il rituale del tè, con 30 tipologie tra classici neri, semi-fermentati, bianchi e invecchiati presenti in carta. L’aperitivo viene servito con un benvenuto dello chef composto da tre piccoli assaggi del menu e da un welcome drink a base di birra acida. Ma i “must” sono le Pie salate, in omaggio ai marinai inglesi che le utilizzavano per trasportare e conservare il cibo come la carne e la verdura, ripensate però in versione pollo alla cacciatora, manzo alla picchiapò e baccalà mantecato con patata viterbese. La cena gourmet prevede una scelta di antipasti e main course a base di carne, pesce e cacciagione, sia alla carta che in degustazione, dove il mondo della birra, del caffè e della mixology si intrecciano per regalare un’esperienza unica. Nel locale, non manca una selezione di portate più street, dal classico Fish & chips agli hamburger di carne di qualità. Per i food bloggers e gli Instagramers, il piatto da non perdere, per uno scatto da fare invidia, è il tiramisù in lattina - anche take away - con grafiche da collezione. 


Ultimo aggiornamento: Domenica 18 Ottobre 2020, 19:38
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