Spore, la cucina moderna è in “fermento”

Spore, la cucina moderna è in “fermento”

di Claudio Burdi

Cucina moderna e fermentazioni. È il concept di Spore, l’originale ristorante aperto a fine luglio in zona Lodi/Porta Romana dalla giovane chef Mariasole Cuomo insieme al compagno (e responsabile di sala) Giacomo Venturoli, dove i palati più curiosi possono gustare una proposta culinaria davvero unica in città. Tutti i loro piatti infatti contengono alimenti fermentati più o meno noti (miso, kombucha, aceto, shoyu, koji di riso tanto per citarne alcuni), autoprodotti nel laboratorio al piano inferiore del ristorante, che diventano protagonisti di ricette innovative ispirate alle cucine di tutto il mondo, andando oltre al classico concetto di fusion.

Un’idea gastronomica che i due giovani imprenditori hanno maturato, studiato e sperimentato negli anni trascorsi in Danimarca, lavorando in alcuni dei ristoranti più noti e celebrati che da anni praticano questo tipo di cucina.

Una passione per i fermentati che, unita a quella dei sapori del sud est asiatico e del nord Europa, alle loro origini italiane e all’idea di condivisione del cibo, si traduce da Spore in un menu fisso di 6 portate (che cambia settimanalmente), spesso servite contemporaneamente e poste al centro del tavolo, lasciando liberi i commensali nel proprio percorso degustativo, implementabili da altre due proposte e dessert. Il consiglio è di consultare il menu online, così da non incappare in ingredienti poco graditi.

Spore. Milano, via Passo Buole 4; tel: 389/9191929; aperto solo per cena, da martedì a sabato, dalle 19 alle 23, sporeristorante.it; Menu fisso a 40 euro


Ultimo aggiornamento: Lunedì 31 Ottobre 2022, 11:44
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