Il miglior panettone d'Italia 2022 è campano. Iginio Massari incorona il 34enne pasticcere avellinese Antonio Giannotti

Il miglior panettone d'Italia 2022 è campano. Iginio Massari incorona il 34enne pasticcere avellinese Antonio Giannotti

di Alessandra De Tommasi

È campano il miglior panettone artigianale d’Italia, sia nella versione tradizionale che in quella al cioccolato. Un primato meridionale che quest’anno spodesta dal podio la tradizione del dolce meneghino per eccellenza. A dare la sua benedizione è Iginio Massari in persona, che nel weekend di Halloween ha presieduto su Costa Toscana una giuria con i pastry chef più blasonati d’Europa, dal francese Pascal Lac allo spagnolo Paco Torreblanca (prediletto della Casa reale ispanica).

L’evento

D’altronde per i pasticceri è già (quasi) Natale: la “créme de la créme” (in senso letterale) si è data battaglia a suon di farina e zucchero, per il settimo anno di fila, nella manifestazione Panettoni senza confini organizzata con la collaborazione di APEI (Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana).

Il vincitore “classico”

L’edizione 2022 appena conclusa l’ha vinta il 34enne Antonio Giannotti dell’azienda a conduzione familiare di Gigliola Perrotta di Montella, in provincia di Avellino, che ha portato a casa il trofeo nella categoria classica, quella più prestigiosa.

La ditta, fondata dai suoi genitori negli Anni Novanta e specializzata in castagne, si è votata cinque anni fa ai panettoni e ha scalato la vetta dell’eccellenza battendo concorrenti che lavorano in questo campo da generazioni (i finalisti in gara sono stati 20). Oltre ai diciassette prodotti a base di castagne – dal rum alla zuppa pronta – sono nati sette diversi panettoni, tra cui il classico che ha conquistato il primo posto il 30 ottobre scorso a Savona.

Il segreto del successo

«Il più amato della nostra produzione, che dai primi di novembre al 23 dicembre sforna circa 10 mila panettoni l’anno – spiega Giannotti a Leggo – sia a livello locale che online resta quello ai marron glacè, nato dalle castagne della zona, tutte a chilometro zero.

Subito dopo si piazza quello tradizionale (appena premiato, ndr.), ma per noi non è un dolce tipicamente invernale. Abbiamo da tempo sperimentato tre versioni estive: al limone; pesca e mango; pompelmo rosa e cioccolato bianco. Il segreto? È molto aromatizzato e alla prima fetta si sente subito profumo di Campania. La mia è una famiglia di golosi che sperimenta tanto, non a caso ha il primo brevetto nel Belpaese per la più lunga conservazione senza conservanti di una pastiera – 8 mesi – e ne va davvero fiera. Quest’avventura dei lievitati è nata grazie ad un’intuizione dello chef Paolo Barrale, che ha spinto tutti noi ad osare. Questo riconoscimento ci rende tutti orgogliosi perché è frutto di amore e impegno, di notti insonni passate in laboratorio e di prove su prove. Ecco perché appena sceso dal palco sono corso a telefonare subito a mamma, papà e alla fidanzata. È una vittoria di squadra». Al Panettoni senza confini Giannotti ha partecipato non solo nella categoria classica ma anche in quella al cioccolato (con la variante con lamponi).

Non solo il “classico”

Tre i premi al Miglior panettone al cioccolato. Anche qui il vincitore è, appunto, campano, perché secondo la giuria tecnica il migliore è il dolce realizzato da Luigi Fusco (Punto freddo di Scafati, in provincia di Salerno), mentre il premio del pubblico è andato ex aequo a Salvatore Varriale (Varriale di Napoli) e Giuseppe Zippo (Le mille voglie di Specchia, in provincia di Lecce). Per la giuria stampa la creazione top è invece stata firmata da Marco Lusso (pasticceria Luciano di Barge, in provincia di Cuneo). Un parterre da leccarsi i baffi, insomma, che ha già dettato il trend goloso della stagione delle feste.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Novembre 2022, 18:10
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