Vini della Maremma, grande festa a Roma: un migliaio di visitatori in poche ore

Vini della Maremma, grande festa a Roma: un migliaio di visitatori in poche ore

di Valeria Arnaldi
Maremma nel bicchiere, ieri, a Roma alla Galleria del Cembalo di Palazzo Borghese nella manifestazione "mareMMMa, la Natura del vino", che, con 52 aziende, è la più grande selezione di etichette di vino della Maremma.
Obiettivo dell’evento, curato dalla CT Consulting Events e durato l'intera giornata, tutelare e promuovere la qualità dei vini della Doc Maremma Toscana, della Docg Morellino di Scansano, della Docg Montecucco Sangiovese e della Doc Montecucco.  Un momento condiviso dai tre Consorzi. Tradotto al palato ciò significa una ricchezza che spazia dalle varietà tradizionali, come  Sangiovese, Ciliegiolo, Alicante, Pugnitello, Vermentino, Ansonica,  a quelle internazionali, come Cabernet Sauvignon, Cabernet franc, Merlot, Syrah, Petit Verdot, Viognier, Sauvignon, Chardonnay.
Una tale proposta non poteva non sedurre il pubblico romano. Circa un migliaio le persone che, ieri, hanno affollato la kermesse, tra addetti ai lavori e appassionati di più generazioni.
«Oltre ai rossi, più consolidati sul mercato, i bianchi, con un vero “fenomeno” Vermentino in ascesa, e i rosati contribuiscono alla spinta della denominazione», dice  Francesco Mazzei Presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, che, nato nel 2014 dopo il conferimento della stessa DOC, conta 315 aziende associate che vinificano le proprie uve e imbottigliano i propri vini, per un totale di quasi 6 milioni di bottiglie prodotte all’anno. «Sono convinto che l’unione con gli altri Consorzi - prosegue - ci renda più forti nel trasferire le tante sfaccettature di una proposta vinicola figlia di un luogo incontaminato con caratteristiche climatiche, pedologiche e morfologiche molto diverse tra loro».
Sotto i riflettori anche il territorio con le sue diversità. «Siamo certi che la tappa romana di MareMMMa abbia consentito di narrare al meglio a un pubblico di settore e non solo un vino dalla lunga storia come il Morellino di Scansano DOCG, che ha ottenuto il riconoscimento con la prima denominazione di origine controllata oltre quarant'anni fa, a conferma di un prodotto fortemente identitario e apprezzato in Italia e nel mondo», commenta Rossano Teglielli, Presidente del Consorzio Tutela Morellino di Scansano, istituito nel 1992, che oggi accoglie più di 200 soci, oltre 90 dei quali con almeno una propria etichetta di Morellino di Scansano sul mercato.
Per Claudio Tipa, presidente del Consorzio Montecucco, che vanta 68 aziende produttrici, oltre 750 ettari di vigneto e una produzione complessiva di 1,8 milioni l’anno:  «Uno dei principali obiettivi del Consorzio Montecucco è di far conoscere a un pubblico sempre più numeroso la nostra Denominazione: per questo crediamo che attuare delle sinergie a livello promozionale con gli altri Consorzi della Maremma ci aiuti a promuovere la regione nella sua completezza, pur cercando di mantenere le rispettive identità e tipicità».  
Intanto si guarda ai prossimi eventi. Tornerà in primavera l’annuale appuntamento con  “Vino e Arte che passione”, manifestazione ideata e realizzata da CT Consulting Events, che  unisce il fascino del vino alle meraviglie del Casino dell'Aurora Pallavicini, all'interno del Palazzo Pallavicini Rospigliosi. «Come nella moda - afferma Antonio Pocchiari, cofondatore e anima della CT Consulting -  anche nel comparto agroalimentare e museale siamo maestri di eccellenza e abbiamo l’arduo compito di custodire quelle ricchezze che ci vengono dalla terra, dal clima e dal genio secolare».
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Novembre 2019, 11:26
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