Un lupo di mare. Amava definirsi così Luciano Zazzeri

Un lupo di mare. Amava definirsi così Luciano Zazzeri

di Rita Vecchio
Un lupo di mare. Amava definirsi così Luciano Zazzeri. Ironico, modesto, saggio. Lo chef pescatore di 63 anni che aveva trasformato in stellata quella baracca proprio in riva al suo adorato mare - La Pineta, nella livornese Marina di Bibbona (secondo il Financial Times, uno dei posti più belli del mondo), locale aperto dalla sua famiglia nel 1964 - facendosi conoscere in tutta Italia. E non solo. Con un sogno: tornare a fare il pescatore. Una passione che si aggiungeva a quella per la caccia che, per un periodo, gli aveva fatto aprire la Locanda del Sole al Castello del Querceto. «Una cucina tradizionale e casalinga, dove la qualità era il punto di forza», ricorda il bistellato Pino Cuttaia. Lo spaghetto alle vongole (per anni considerato il migliore d'Italia), la pappa al pomodoro, la frittura, la millefoglie di baccalà, il cacciucco (rinviato il Cacciucco Day, di cui doveva essere ospite d'onore).
«Era uno semplice, si metteva alla nostra altezza - ricorda Giovanni Ciampini, che ha lavorato nella sua brigata - Ci diceva: chiamatemi Luciano, non Chef». E lo chef Riccardo Monco: «Sempre sorridente e pronto al dialogo». «Una persona bella e misurata», ricorda il due stelle Moreno Cedroni.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Marzo 2019, 08:28
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