Guida Michelin 2019, Mauro Uliassi nuovo tre stelle italiano. Cannavacciuolo fa il pieno, Roma ne perde tre, Milano una

Video

di Rita Vecchio
L’edizione Guida Michelin 2019 è targata Mauro Uliassi. È lui il decimo chef a conquistare le tre stelle in Italia con il suo ristorante Uliassi di Senigallia (Ancona). L’annuncio è stato accolto da  un applauso scrosciante. 

La Guida è stata presentata a Parma, nell'Auditorium Paganini che per l'ultima volta fa da location: l'anno prossimo -  come annuncia Marco Do direttore della comunicazione Michelin Italia - si terrà a Piacenza. La guida sarà in vendita da lunedì 19, mentre l'App è già scaricabile.

Oltre che per l’ingresso di Uliassi nell’Olimpo dei cuochi italiani, anche per il poker di Antonino Cannavacciuolo che ha conquistato altre due stelle con i suoi Cafè & Bistrot di Torino e Novara. 
Dopo l'assegnazione dei premi speciali Gourmand, piangono invece, Roma e Milano: la Capitale perde tre stelle  - Stazione di Posta, Antonello Colonna e Magnolia - mentre all’ombra della Madonnina viene bocciato Armani. 

Guadagna una stella anche il St. George by Heinz Beck a Taormina: la cittadina siciliana perde una delle due conquistate al Principe Cerami, dove in cucina c’è la maestria dello chef Massimo Mantarro. Il motivo è da attribuire quasi sicuramente al restauro cui per ora è sottoposto l’ex convento domenicano trasformato in struttura di lusso (stessa sorte di Carlo Cracco?).

 
 

PREMI SPECIALI: 
Premio Passion For Wine Award - LOCANDA DEVETAK, AUGUSTIN DEVETAK - premio consegnato dal Consorzio Vino Bunello di Montalicino.


Servizio di Sala - CASA PERBELLINI, BARBARA MANONI - premio consegnato da Coppini Arte Olearia.



Qualità nel tempo -  LA BOTTEGA DEL 30, HÉLÈNE STOQUELET -  premio consegnato da Eberhard Italia.


Giovane chef Michelin 2019 -  EMANUELE PETROSINO de I Portici di Bologna - premio consegnato da Lavazza.



Dopo la consegna dei premi speciali, i ristoranti che nel 2019 perdono una stella. Roma ne perde tre, Milano una,

Guida Michelin 2019: ecco tutti i ristoranti che hanno perso una stella



Dalle stelle perse a quelle conquistate: i nuovi chef una stella. 

Confusion Lounge ad Arzachena (Olbia-Tempio). Chef Italo Bassi


Sapio, Catania. Alessandro Ingiulla


St George by Heinz Beck a Taormina (Messina), Giovanni Solofra.


Quafiz a Santa Cristina d'Aspromonte, Reggio Calanria. Nino Rossi.


I Due Camini di Borgo Egnazia, Fasano (Brindisi), Domingo Schingaro e Andrea Ribaldone


Bros' a Lecce. Floriano Pellegrino e Isabella Potì.


Caracol, Bacoli (Napoli). Angelo Carannante


Vitantonio Lombardo, Matera. ​Vitantonio Lombardo

Locanda Severino, Caggiano (Salerno). Giuseppe Misuriello

Casa Iozzia, Vitorchiano (Latina). Lorenzo Iozzia

Danilo Ciavattini, Viterbo. Danilo Ciavattini

Moma, Roma. Andrea Pasqualucci


La Tenda Rossa, Cerbaia (Firenze). Maria Probst e Cristian Santandrea


Al 43. San Gimignano (Siena). Maurizio Bardotti
Giglio. Lucca. Stefano Terigi, Lorenzo Stefanini e Benedetto Rullo​
Abocar Due Cucine. Rimini. Mariano Guardianelli
Harry's Piccolo. Trieste. Alessandro Buffa
Stube Hermitage, Madonna di Campiglio (Trento). Giovanni D'Alitta
In Viaggio, Bolzano, Claudio Melis
Astra, Collepietra (Bolzano). Gregor Eschgfaeller
Degusto Cuisine, San Bonifacio (Verona). Matteo Grandi
12 Apostoli, Verona. Mauro Buffo
Materia, Cernobbio (Como). Davide Caranchini

Sedicesimo Secolo, Orzinuovi (Brescia). Simone Breda

Spazio 7, Torino. Alessandro Mecca

Carignano, Torino. Marco Miglioli

Locanda del Sant’Uffizio a Cioccaro di Penango (Asti), Enrico Bartolini con Gabriele Boffa

Cannavacciuolo Bistrot Novara, Antonio Cannavacciuolo con Vincenzo Manicone

Cannavacciuolo Bistrot Torino, Torino, Antonio Cannavacciuolo con Nicola Somma


Nessuna novità per quanto riguarda le due stelle.





 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 6 Novembre 2019, 10:42
© RIPRODUZIONE RISERVATA