Il caffè Fernanda alla Pinacoteca Brera: tra arte e cucina, ridisegna l'idea di museo

Il caffè Fernanda alla Pinacoteca Brera: tra arte e cucina, ridisegna l'idea di museo

di Ida Di Grazia
Pareti color ottanio,opere d'arte e atmosfera anni '50. Inaugurato di recente, il Caffè Fernanda è il nuovo bar all’interno della Pinacoteca di Brera di Milano che può vantare un'offerta gastronomica di grande rilievo. Il menu è studiato dallo chef Filippo Lamantia.



La caffetteria di Brera prende il nome da Fernanda Wittgens, la visionaria direttrice della galleria che fu responsabile della sua riapertura nel 1950. La caffetteria che si trova nell'ex ingresso principale è concepita come parte integrante del tour della Pinacoteca. Nel bar sono esposte diverse opere come "La Conversione del Duca d’Aquitania" di Pietro Damini, "Le tre grazie" di Bertel Thorvaldsen, e in omaggio alla direttrice il busto di Fernanda Wittgens di Marino Marini e il suo ritratto eseguito da Attilio Rossi.



Lo stesso ottone che incornicia il grande specchio è stato pensato "a regola d'arte", perchè non solo si riflettono le bottiglie ma anche parte delle Tre Grazie. I tavoli al bar offrono una vista privilegiata sul famoso bacio di Francesco Hayez, situato nell'ultima sala della galleria.
Altra carattaristica è il menù interamente studiato ad arte, Ça va sans dire, da Filippo La Mantia. Un esempio? La ricetta "Il Gusto di un quadro", che omaggia la Pala Montefeltro di Piero della Francesca, simbolo della Pinacoteca, oppure i panini , ognuno dei quali è dedicato a un personaggio legato al museo, da Bramante a Modigliani, a Fernanda Wittgens.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Agosto 2019, 19:04
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