Bisfenolo A nei cibi: «Può provocare malattie autoimmuni». La molecola in lattine e contenitori di plastica

La molecola utilizzata nella produzione di contenitori di cibi e bevande è un rischio per la salute

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di Redazione Web

Il bisfenolo A, la molecola utilizzata nella produzione di contenitori di cibi e bevande è un rischio per la salute e la quantità tollerata va ridotta drasticamente. Lo afferma l'Efsa, che così prova a sgombrare il campo dalle incertezze che hanno caratterizzato la storia degli effetti sulla salute di questo composto utilizzato in un'ampia gamma di prodotti, tra cui contenitori in plastica per cibi e bevande e rivestimenti in plastica di lattine in acciaio e alluminio.

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Il parere scientifico

L'esposizione attraverso gli alimenti avviene proprio per il rilascio nei cibi da questi materiali. E ciò «potrebbe portare allo sviluppo di infiammazione allergica polmonare e malattie autoimmuni», concludono gli esperti dell'Autorità in un nuovo rapporto, pubblicato oggi. Nel parere scientifico, la nuova dose giornaliera tollerabile (la quantità di una sostanza che può essere ingerita quotidianamente per tutta la vita senza rischi sensibili per la salute) viene ridotta di circa 20mila volte.
Nella versione preliminare della proposta, messa in consultazione pubblica alla fine del 2021, la riduzione proposta era di 100mila volte. Il pronunciamento dell'Efsa arriva dopo anni in cui il bisfenolo è stato un 'osservato specialè e dopo numerosi scontri tra le associazioni dei consumatori e l'industria della plastica nonchè all'interno della comunità scientifica. I primi dubbi documentati risalgono alla fine del secolo scorso.

L'Autorità con sede a Parma ha cominciato dal 2006 una serie di valutazioni periodiche sulla sicurezza del bisfenolo A. L'Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) ha classificato la molecola come interferente endocrino. La Francia ne ha vietato l'uso nei materiali a contatto con gli alimenti e misure restrittive per i contenitori di cibi per bambini sono in vigore in Svezia, Danimarca, Belgio e Austria (limitatamente alle tettarelle). Nel 2018 l'Ue si è allineata a questo gruppo di Paesi decretando lo stop al suo utilizzo per i biberon e altri contenitori per cibi e bevande destinati a bambini di età inferiore ai tre anni. Nell'autunno 2022, la Germania ha presentato all'Agenzia per le sostanze chimiche una richiesta di restrizione. È ancora presto per dire che il bisfenolo A potrebbe essere un ricordo. Oggi un portavoce della Commissione europea ha ribadito l'impegno per la salute della presidenza von der Leyen, che tra le priorità politiche ha quella di «garantire i più elevati standard di sicurezza alimentare, anche per quanto riguarda i materiali a contatto con gli alimenti». Ma Bruxelles non fa fughe in avanti. L'esecutivo «valuterà quali ulteriori misure» prendere «se necessarie», ha puntualizzato il portavoce. Anche la disputa scientifica è ancora viva.
 

Cosa dicono gli esperti della Endocrine Society

Gli esperti della Endocrine Society, l'organizzazione internazionale degli endocrinologi, hanno accolto con favore la decisione dell'Efsa.

La stretta «riflette un'ampia base di informazioni scientifiche che dimostrano che anche l'esposizione a livelli estremamente bassi può causare effetti dannosi anche sui sistemi endocrini» ha osservato Anne Simone Parent, portavoce dell'associazione fondata negli Usa e docente all'Università di Liegi, in Belgio. E se il governo della Germania ha presentato una proposta all'Echa per imporre restrizioni al bisfenolo, l'Istituto federale per la valutazione del rischio, il BfR, ha preso oggi le distanze dall'opinione dell'Efsa «a causa di diverse divergenze scientifiche e metodologiche». Proprio per le numerose misure prese a livello nazionale e Ue, «l'assunzione totale di bisfenolo A» nella popolazione in Europa è «in calo da anni», rileva il BfR, e «l'Efsa ha abbassato la soglia principalmente sulla base di osservazioni in studi sui topi», ma «la pertinenza di questi risultati per la salute umana è opinabile»


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Aprile 2023, 22:17
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