Milano, pranzi a casa dello chef Antonio Guida per aiutare i bimbi disabili

Due stelle e tanti cuori: pranzi a casa dello chef Guida per aiutare i bimbi disabili

di Davide Desario
Stelle e cuori che raccontano un'Italia bellissima. Come spesso dimentichiamo sia. Come spesso dimentichiamo possa essere grazie a ognuno di noi.
Le stelle sono due. Quelle Michelin di Antonio Guida, 47 anni tra due giorni, chef del ristorante Seta all'hotel Mandarin di Milano. I cuori sono il suo, quello di sua moglie Luciana che seguendo la loro figlia Viola hanno incontrato tanti italiani che non riescono ad essere felici se non lo sono anche gli altri. E così decidono di fare la loro piccola grande parte per aiutare chi è meno fortunato attraverso la Onlus L'abilità che si occupa di bambini disabili.

Nascono così quasi per caso dei pranzi sociali. La location è proprio il salone di Antonio e Luciana, un primo piano in zona Missori a Milano. Lo chef ci mette la sua arte con la collaborazione di Federico Dell'Omarino e Manuel Tempesta del Seta. Gli italiani partecipano, si prenotano e spesso donano molto più dell'offerta base (300 euro). La prima c'è stata a settembre. Ed è stato un successo incredibile, forse insperato in tempi di haters e odio sociale. E invece il bello e il bene sanno essere più contagiosi come niente. «Sono arrivate valanghe di prenotazioni - racconta Guida, quasi sorpreso - Altri chef hanno voluto partecipare, aziende vinicole che regalano il vino, altre che offrono prodotti». La Illy che regala le macchine del caffè all'associazione per i disabili e poi fa una donazione da capogiro.
«È bellissimo - dice la moglie Luciana con gli occhi lucidi per l'emozione - siamo sold out fino ad aprile. Una gara di solidarietà che fa bene al cuore».

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Ieri seduti al tavolo di casa Guida c'erano, tra gli altri, il primario di radiologia del Cristo re di Roma, Aldo Barnabà con la moglie Mariadele. Rosanna Zocco titolare del ristorante I fornelli di Teresa e dell'hotel Adriatico a Tricase, il dentista di Crema Sante Barbati con la moglie Antonella, l'avvocato Giuseppe Trevisani con la moglie Micaela. Ma anche l'esperta di vini Cristiana Lauro (il suo libro Easy Wine ha spopolato). Ha voluto esserci e fare la loro parte anche lo chef, maestro di cucina jap, Wicky Priyan e il barman dell'hotel Pellicano di Santo Stefano Federico Morosi.
E quando alla fine il pasticcere Nicola Di Lena ha servito il panettone con crema di zabaione non era la cosa più dolce. I commensali che si incontravano allo stesso tavolo per la prima volta si sentivano parte di un progetto, di un'idea: un'altra Italia è possibile. E io l'ho visto con i miei occhi.



 
 

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Marzo 2023, 15:10
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