Alta Langa spumeggiante: 140 anni di tradizione

Alta Langa spumeggiante: 140 anni di tradizione

di Alessandro Brizi
Tra le colline di Canale, nel cuore del Piemonte, c'è una cantina che da poco ha superato 140 anni d'età e oltre alla classica produzione dei rossi delle Langhe e Roero è conosciuta nel mondo come una delle migliori maison di spumante. Stiamo parlando di Enrico Serafino, vero e proprio signore delle bollicine Alta Langa, piccola denominazione che testimonia l'antica tradizione ottocentesca degli spumanti Metodo Classico in Piemonte. «L'Alta Langa spiega Nico Conta, CEO dell'azienda rappresenta le nostre radici perché Enrico Serafino fu tra i primi a introdurre, nel 1878, il Metodo Classico in Italia. Definiamo l'Alta Langa AMA, ovvero Alto, Millesimato e Affinato; unica denominazione al mondo che unisce questi tre elementi. L'Altitudine perché è l'unica zona vinicola del pianeta che ha un limite obbligatorio minimo di 250 metri s.l.m.: i nostri vigneti si trovano, infatti, tra i 400 e i 550 metri. Il Millesimo perché ogni bottiglia riporta, obbligatoriamente in etichetta, l'anno di produzione e affinato perché questo Metodo Classico prevede un riposo minimo di almeno 30 mesi sui lieviti, il più lungo tra le denominazioni spumantistiche del mondo». Un progetto quello dell'Alta Langa che risale alla fine degli anni '80, dapprima con la messa a dimora di 50 ettari di vigneto sperimentale a Pinot Nero e Chardonnay, quindi, a distanza di qualche anno, con un incremento di ettari che ha consentito una costante produzione di bollicine. Oggi a rappresentare questo sforzo troviamo l'Alta Langa Zero e l'Alta Langa Zero 140, commercializzato quest'ultimo per la prima volta nel 2018. «La pura essenza dell'Alta Langa chiarisce Conta si ritrova proprio nello Zero 140, il nostro vino più estremo; un prodotto non dosato che richiede 110.000 ore di lavorazione, ovvero 13 anni dalla vendemmia alla sboccatura». Non solo spumanti ma anche bianchi fermi e rossi della trazione all'interno della produzione annuale di 350.000 bottiglie, frutto dei vigneti di proprietà delle zone di Barolo, Langhe e Roero, caratterizzati tutti da una viticoltura sostenibile, fatta di lavorazioni minime, riduzioni del consumo di acqua, 100% di energia proveniente da fonti rinnovabili e percentuali dal 70 al 100% di riciclo per bottiglie, imballaggi ed etichette.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Luglio 2020, 09:08
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