Alluminio, il Ministero della Salute lancia l'allerta: «Non usatelo per conservare cibi per i bambini»
di Alessia Strinati
Leggi anche >Allarme influenza, vacanze a rischio: già 152mila a letto, picco previsto durante il Natale
In pratica l'alluminio esposto al calore potrebbe finire nei cibi ed essere assunto dal nostro organismo, se questo si ripete più volte nel corso della vita si potrebbe andare incontro a un danno cumulativo. Già nel 2008 l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) ha definito una dose settimanale tollerabile di alluminio pari a 20 per un bambino di 20 kg e 70 mg per un adulto di 70 kg. Pare però che il rischio è che si possa superare questa quantità con relative conseguenze per la salute.
Alcuni alimenti, più di altri, favorirebbero il migrare delle particelle, come i succhi degli agrumi, le alici, i capperi. Il Ministero ha quindi espresso le sue raccomandazioni ai consumatori, prima tra tutte quella di leggere le etichette verificando che gli utensili realizzati con questo materiale siano idonei al contatto col cibo e poi di non conservare alimenti a temperatura ambiente dentro l'alluminio per più di 24 ore, nel caso si dovessero superare è bene procedere al congelamento.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Dicembre 2019, 14:26
© RIPRODUZIONE RISERVATA