Gorgonzola, storia di successo sui social e sul mercato

Gorgonzola, storia di successo sui social e sul mercato

di Alessandra Iannello
Su Instagram ha quasi 6000 follower, 172mila su Facebook e oltre 13mila su Twitter e dall’inizio dell’anno ha collezionato numeri altrettanto importanti: 482.000 azioni su Facebook e 104.000 su Instagram. Non si tratta dell’influencer del momento bensì del Gorgonzola, un formaggio dalla grande tradizione (la sua nascita si data intorno all’anno 1000) ma che ha saputo “navigare” bene nei nuovi mezzi di comunicazione. A riprova il Gorgonzola Dop si è aggiudicato il titolo come Best Typical Product on Digital 2018 assegnato dalla prima ricerca italiana sul livello di digitalizzazione dei Consorzi di tutela e della ristorazione di qualità, realizzata da Fiera Bolzano e l’agenzia Noonic.

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La ricerca, denominata “The Italian Data Flavour”, ha analizzato la presenza online di 273 Consorzi Igp, Dop, Docg valutando parametri come, per esempio, la presenza di siti multilingue e sui social e il grado di attività ed engagement delle pagine. Il successo social è anche il rimando del mercato che ha premiato il Gorgonzola come formaggio più apprezzato dagli italiani, secondo solo alla mozzarella di bufala. Infatti nel 2018 sono state prodotte 4.849.303 forme di Gorgonzola Dop, quantità mai riscontrata nella storia delle rilevazioni cominciate nel 1976. L’aumento rispetto al 2017 è stato del 2,4%, pari a 116.588 forme in più. Analizzando il trend degli ultimi cinque anni, si evince che Gorgonzola e mozzarella di bufala campana sono gli unici formaggi Dop in crescita (+9% il Gorgonzola e +30% la mozzarella di bufala campana), e andando a ritroso dal 2000 a oggi, il formaggio erborinato è cresciuto del 30%. L’aumento si distribuisce su entrambe le regioni che formano il territorio consortile dove il Piemonte fa registrare +2,9%, mentre la Lombardia +1,4%. Il dato percentuale di produzione, invece, rimane invariato rispetto al 2017, con oltre il 69% del Gorgonzola Dop prodotto in Piemonte e il 31% in Lombardia. In particolare la tipologia “bio”, che ricopre solo lo 0,90% del totale, è calata del 2,9% mentre prosegue in positivo la produzione della tipologia “piccante” che riveste oggi l’11,4% del totale, pari 554.717 forme con un aumento del 7% rispetto al 2017.
 
 


Il Gorgonzola Dop piace molto anche all’estero visto che è il terzo formaggio italiano più esportato dopo i due formaggi grana per eccellenza, Grana Padano e Parmigiano Reggiano. Infatti va all’estero oltre un terzo della produzione totale (21 mila tonnellate esportate, il 36,10% del totale) con l’Unione Europea che ha assorbito 189 tonnellate (+1,1% rispetto al 2017) e il resto del mondo ben 314 tonnellate (+12,3%). Nel dettaglio dei Paesi consumatori la Germania continua a rallentare gli acquisti anche nel 2018 (-5,7%) e si attesta intorno alle 338 tonnellate in meno importate, mentre Francia, Spagna e Paesi Bassi guadagnano 300 tonnellate.  Delle 314 tonnellate esportate nel resto del mondo, 100 hanno riguardato il Giappone e 170 l’Australia. Sicuramente gli accordi di libero scambio hanno influito su questi andamenti, infatti in Canada sono entrate lo scorso anno 36 tonnellate in più (73%) rispetto al 2017. In Cina invece pare che il Gorgonzola non riesca a vincere le difficoltà di conoscenza e apprezzamento e diminuisce ulteriormente la quota in entrata a poco più di 1 tonnellata. Resta il fatto che i Paesi nel mondo verso cui il Gorgonzola viene esportato sono saliti quest’anno a 82.

Parte del successo del Gorgonzola è dovuto anche dalla sua versatilità che gli permette di entrare nella ricettazione insieme agli ingredienti più disparati. Antesignano dell’abbinamento azzardato fu Antonino Cannavacciuolo che a Expo 2015 presentò i suoi “plin di Gorgonzola e limone, cozze e conserva di pomodoro San Marzano” e che ogni stagione (è testimonial del Consorzio da 6 anni) rinnova il ricettario del formaggio erborinato con ricette come “fettuccine di farro, Gorgonzola e mirtilli” o “crema di topinambur, cioccolato e Gorgonzola” oppure “pennette di melone al Gorgonzola con scarola liquida”. A Tuttofood 2019, il Gorgonzola ha intrapreso un viaggio lungo lo stivale alla scoperta di altri accostamenti inediti con le eccellenze di Sicilia, Toscana ed Emilia. Lo chef Gianpiero Cravero ha studiato due ricette per ogni ingrediente. Così con la pesca di Leonforte Igp sono nati il risotto “Bellini Style” e un dessert dove il Gorgonzola dolce si sposa con la composta di pesca, le mandorle tostate e il pistacchio. La Finocchiona Igp, invece, si amalgama col Gorgonzola dolce in fagottini serviti con cous cous alla curcuma e julienne di finocchi crudi mentre con la versione piccante condisce le orecchiette. Infine la patata di Bologna Dop e il Gorgonzola danno vita a due secondi. In uno l’abbinamento è con uovo di gallina e uova di storione e nell’altro cubetti di Gorgonzola e di patata danno vita a degli spiedini cotti nel Porto.
Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Maggio 2019, 19:05
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