Colazione amica del cuore: saltarla espone a maggiore rischi di malattie cardiache

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di Antonio Rebuzzi*
Le malattie cardiovascolari rappresentano un problema di salute pubblica, specie nei paesi economicamente più avanzati. Ed è largamente influenzato dagli stili di vita. Tra questi la dieta riveste un'importanza primaria. Due anni fa lo studio PESA (Progression of Early Subclinical Atherosclerosis) effettuato in Spagna all'Istitudo de salud Carlos III di Madrid su oltre 4000 soggetti sani tra i 40 e 54 anni, aveva valutato che il 27% di essi assumeva con la colazione oltre il 20% del fabbisogno energetico giornaliero. Il 70% assumeva invece tra il 5 ed il 20% del fabbisogno mentre il tre per cento praticamente saltava la colazione, prendendo la mattina meno del 5% di ciò che necessitava durante la giornata. Pur prescindendo dalla presenza dei normali fattori di rischio cardiovascolare, coloro che abitualmente saltavano la colazione avevano, rispetto agli altri gruppi, oltre una volta e mezza la probabilità di sviluppare arteriosclerosi a livello delle arterie sia coronarie che non coronariche (aorta, carotidi ecc.).

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I DATI
Sul numero di aprile del Journal of American College of Cardiology è stato recentemente pubblicato un interessante studio nell'ambito del National Health and Nutrition Examination Survey, condotto dal National Center for Health Statistics americano su oltre 6.500 adulti tra i 40 e 75 anni. Di questi il 5% saltava del tutto la colazione, l'11% la faceva di rado, il 25% la faceva spesso ed il 59% tutti i giorni. Nel lungo periodo (circa 18 anni) di follow up, i soggetti che non facevano la colazione registravano il 75% di mortalità in più di coloro che la facevano regolarmente, ed in particolare più del doppio di mortalità per cause vascolari (siano esse cardiache o cerebrali).
Saltare la colazione ha effetti importanti sul rischio cardio-metabolico. In particolare la riduzione della sazietà al mattino, causata dall'assenza di colazione, porta a mangiare di più nell'arco della giornata, favorendo quindi l'obesità (in particolare quella addominale) e facilitando lo sviluppo di insulino-resistenza. Favorisce inoltre lo sviluppo di ipertensione e modifica in peggio il livello dei grassi nel sangue. Ed infine, come anche gli autori dello studio sottolineano, saltare la colazione è spesso specchio di abitudini di vita non corrette non solo dal punto di vista alimentare. I soggetti in questione infatti tendono a fare poca attività fisica ed ad avere disturbi del sonno. E tutte queste cattive abitudini, come parecchi studi suggeriscono, si acquisiscono nell'età scolare e si portano avanti fino all'età adulta. È pertanto importante educare i nostri figli ad avere un rapporto col cibo sano. Perché le abitudini corrette assunte in gioventù li aiuteranno in età adulta.


* Direttore di Cardiologia
intensiva Policlinico Gemelli Università Cattolica Roma
 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Maggio 2019, 12:33
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