Dopo 130 giorni con il Covid, primo tampone negativo per Nada Cava

Dopo 130 giorni con il Covid, primo tampone negativo per Nada Cava
Dopo 130 giorni e 13 tamponi tutti positivi al Covid-19, ieri la svolta. Finalmente, il risultato del suo quattordicesimo test è risultato negativo. «Ma non è ancora finita». Prudente, Nada Cava, la 49enne di Colonnella, in provincia di Teramo,  che ha il record nazionale di positività al coronovaris: «Sono scaramantica, festeggerò appena avrò tra le mani anche il risultato del secondo risultato negativo. Per ora è una vittoria a metà. A malincuore devo dire che il mio datore di lavoro, dopo tutto il clamore che ha avuto la mia storia, non mi ha fatto una telefonata e nemmeno mandato un messaggino. Ovviamente mi auguro di no, ma penso che al 90% sarò licenziata». Adesso Nada attende che gli venga fatto il quindicesimo tampone, probabilmente oggi o al massimo domani, e spera, ovviamente, che anche quest’ultimo abbia esito negativo. Così, dopo oltre 130 giorni in casa e due ricoveri in ospedale, ognuno di oltre dieci giorni, potrà tornare alla vita “normale”. Anche se, molto probabilmente dovrà impegnarsi a cercare un nuovo lavoro.

LEGGI ANCHE Coronavirus, mamma positiva non può partecipare al matrimonio della figlia: «Ora rischio di perdere il lavoro»

La drammatica storia dell’empatica banconista, separata, due figli, volontaria della protezione civile e nelle ambulanze, originaria di San Benedetto del Tronto e un passato per lunghi anni in Germania, ha avuto risonanza nazionale. Tanto da finire sui Tg  nazionali. Era stata lei stessa a raccontare al Messaggero la sua odissea dopo aver spedito una lettera in redazione. Ci spiegava che molto probabilmente a contagiarla era stato un suo collega proprio sul posto di lavoro che tanto amava e che il Covid gli potrebbe aver portato via. Ma di questa cosa non era certa, perché all’uomo, pur se presentava tutti i sintomi riconducibili al coronavirus, con una febbre che superava i quaranta gradi, non gli è stato fatto il tampone, ma solo i raggi al torace per vedere se aveva sviluppato la polmonite interstiziale. Dal momento che i suoi polmoni erano liberi, dopo quindici giorni di malattia era stato autorizzato a riprendere servizio. Dopo qualche giorno del suo rientro, il 13 marzo scorso, a presentare sintomi influenzali era stata lei.
 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Luglio 2020, 09:02
© RIPRODUZIONE RISERVATA