Dopo 130 giorni con il Covid, primo tampone negativo per Nada Cava
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La drammatica storia dell’empatica banconista, separata, due figli, volontaria della protezione civile e nelle ambulanze, originaria di San Benedetto del Tronto e un passato per lunghi anni in Germania, ha avuto risonanza nazionale. Tanto da finire sui Tg nazionali. Era stata lei stessa a raccontare al Messaggero la sua odissea dopo aver spedito una lettera in redazione. Ci spiegava che molto probabilmente a contagiarla era stato un suo collega proprio sul posto di lavoro che tanto amava e che il Covid gli potrebbe aver portato via. Ma di questa cosa non era certa, perché all’uomo, pur se presentava tutti i sintomi riconducibili al coronavirus, con una febbre che superava i quaranta gradi, non gli è stato fatto il tampone, ma solo i raggi al torace per vedere se aveva sviluppato la polmonite interstiziale. Dal momento che i suoi polmoni erano liberi, dopo quindici giorni di malattia era stato autorizzato a riprendere servizio. Dopo qualche giorno del suo rientro, il 13 marzo scorso, a presentare sintomi influenzali era stata lei.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Luglio 2020, 09:02
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