Covid-19, papà ucciso dal virus: i suoi due figli lottano per la vita
Notaresco sotto choc

Covid-19, papà ucciso dal virus: i suoi due figli lottano per la vita

di Tito Di Persio
Ha fatto molto scalpore il dramma di una famiglia di Notaresco, al punto da arrivare sulle cronache nazionali. Il Covid19 ha ucciso l’anziano papà Giuseppe. Un primo figlio, Eraldo, noto veterinario della Asl teramana, versa in gravi condizioni nel reparto di rianimazione del Covid Hospital di Atri, mentre Enzo, il secondo figlio, medico dentista, è ricoverato nel reparto di malattie infettive dello stesso nosocomio.

Positiva al virus alche la moglie di Eraldo che al momento presenta sintomi lievi ed è a casa in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva delle Asl. A parlarne, il sindaco di Montefino Ernesto Piccari, in un’intervista alla trasmissione “La vita in Diretta” su Rai1 nel pomeriggio di ieri. Piccari che insieme al primo cittadino di Castiglione Messer Raimondo, Vincenzo D’ercole, per giorni aveva condotto una guerra senza frontiere per far diventare la Valfino “zona rossa”, mettendo a rischio la propria salute: entrambi hanno infatti contratto il virus.

Mentre D’Ercole, con sintomi lievi, ha potuto passare l’intera convalescenza in casa, per il sindaco di Montefino è stato necessario il ricovero. È proprio lì, nella stessa camerata, che si è rincontrato con Eraldo, l’amico di una vita. «Mi piacerebbe conoscere le condizioni di salute dell’uomo che stava ricoverato con me» ha chiesto Piccari, durante la diretta, al personale sanitario dell’ospedale di Atri, pure intervistato. I medici hanno risposto che le sue condizioni sono gravi ma stabili, cercando di mandare un messaggio di speranza. Purtroppo, secondo indiscrezioni, il veterinario 64enne anni di Notaresco in queste ore sarebbe intubato e attaccato a un ventilatore polmonare. A peggiorare le sue condizioni di salute, nelle ultime ore, avrebbe contribuito una serie di complicazioni.

Sempre durante la trasmissione Rai, Piccari ha raccontato: «Il mio amico è stato ricoverato dopo parecchi giorni di febbre alta e forte tosse». Una vera e propria denuncia, fatta tra l’altro da un medico. In effetti il veterinario, prima di essere trasportato al nosocomio atriano, avrebbe atteso tra le mura di casa ben 12 giorni. «Qui in paese lo chiamiamo la roccia», afferma il sindaco di Notaresco e presidente della provincia di Teramo, Diego di Bonaventura: «Eraldo era sano come un pesce. Da qual che ricordo io non ha mai avuto nemmeno la febbre. Gli auguro di vincere anche questa battaglia». Nel pomeriggio di ieri è arrivata la conferma che il padre Giuseppe, 92enne, è deceduto il 21 marzo per cause legate al Coronavirus. Per fortuna, al momento, non preoccupano le condizioni di salute del fratello Enzo.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Aprile 2020, 15:09
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