Coronavirus, tre nuovi casi all'Aquila. Un poliziotto: «Sono positivo, non so perché»

Coronavirus, tre nuovi casi all'Aquila. Un poliziotto: «Sono positivo, non so perché»

di Stefano Dascoli
L'AQUILA -Tre nuovi casi positivi portano il totale, in città, a venti (più uno ricoverato fuori Asl). L’emergenza coronavirus all’Aquila al momento appare ancora sotto controllo, con numeri limitati e con indicazioni confortanti anche sul paventato, temuto, focolaio ospedaliero, che sembra essersi arrestato nelle ultime ore a giudicare dai tanti tamponi negativi effettuati sugli operatori.

Degli ultimi tre contagi, acclarati ieri, uno solo è legato, tramite rapporto familiare, a una precedente positività; gli altri due, almeno a una prima analisi, sembrano essere svincolati da situazioni note. Nel frattempo un agente di Polizia ha comunicato la sua positività su Facebook: "Per correttezza verso tutte le persone che ho frequentato fino ad ora, al fine di poter prendere le dovute precauzioni, informo di essere risultato positivo al Covid-19. Benché stia cercando di capire come possa essere stato contagiato, al momento non riesco a trovare ragione".

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L’attività ospedaliera è comunque intensa. Ieri il professor Franco Marinangeli, direttore di Anestesia e Rianimazione, ha detto che ci sono dieci pazienti critici ricoverati: un paio fanno riferimento alla provincia, gli altri arrivano da fuori Asl.

L’Aquila conferma, in questa fase, la sua vocazione di “polmone” abruzzese. Ragion per cui, come ha annunciato il sindaco, Pierluigi Biondi, si sta procedendo per ampliare la dotazione di posti letto. Sia quelli di terapia intensiva e sub, all’interno del riconvertito ospedale G8 che già oggi ospita i casi più gravi. Sia, in particolare, quelli di degenza che saranno ricavati all’interno del Delta 7 Medico, ancora non riaperto dopo il recupero post terremoto 2009. Ora i lavori sono stati sbloccati e si punta a realizzare almeno 120 posti letto ex novo.

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«Si tratta di una prima tranche – dice Biondi - per complessivi 600 mila euro, tra lavori e forniture ed è già stata predisposta la documentazione per la realizzazione del secondo step di opere per un ulteriore milione di euro. Una notizia che rappresenta un grande motivo di speranza e fiducia per la comunità».

«Al termine dei lavori, che mi è stato verranno completati in poche settimane, saranno disponibili ulteriori 120 posti letto da dedicare esclusivamente alla cura dei pazienti affetti da coronavirus» ha spiegato Biondi.

L’altro caso del giorno è quello che riguarda l’hotel Cristallo, individuato come struttura di degenza per positivi senza necessità di cure ospedaliere, al centro delle polemiche per le lamentele di due pazienti di Collarmele che, al loro arrivo, hanno trovato una serie di disservizi.

Ieri sul tema è intervenuto il direttore di Malattie Infettive, Alessandro Grimaldi: «La classica tempesta in un bicchiere d’acqua. Questi pazienti una volta stabilizzati, se stanno bene, è giusto mandarli in queste strutture. Vengono isolati, perché hanno ancora il tampone positivo, ma soprattutto in questo modo abbiamo la possibilità, nelle nostre strutture, di accogliere pazienti che hanno molto più bisogno perché stanno male. Aver mandato questi pazienti all’hotel Cristallo è significato salvare la vita a tre pazienti».
Ultimo aggiornamento: Domenica 29 Marzo 2020, 12:02
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