Coronavirus, a Castilenti ex zona rossa 37 guariti e aiuti da tutta Europa

Coronavirus, a Castilenti ex zona rossa 37 guariti e aiuti da tutta Europa

di Tito Di Persio
«Su 46 positivi, sono guarite dal Coronavirus 37 persone». A parlare è Alberto Giuliani, sindaco di Castilenti, piccolo comune della Valfino di 1.358 abitati. E adiacente, separato solo dal fiume Fino, a Castiglione Messer Raimondo, il paese più colpito dall’epidemia, con 14 morti, 80 positivi, centinaia in isolamento domiciliare e 10 guariti, su 2.200 anime.

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«Abbiamo avuto 6 decessi - dice Giuliani - anche se per la Asl di Teramo sono solo tre, perché agli altri con sintomi riconducibili al Covid-19 non sono stati fatti i tamponi». Poi ci sono le tante guarigioni. «Non vogliamo vantarci come amministrazione comunale, ma abbiamo seguito l’evolversi della malattia di ogni singolo caso. Per tutta l’indagine epidemiologica, l’effettuazione dei tamponi, siamo rimasti in contatto permanente con la Asl. In più, su consiglio di un virologo abbiamo capito che i test andavano fatti in cadenza ravvicinata l’uno dall’altro fino ad arrivare ai due negativi consecutivi. L’altra buona notizia è stata la revoca della zona rossa».

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C’è inoltre da specificare che a Castilenti a livello industriale, economico e commerciale è il paese più importante della Valle del Fino. La zona industriale dà lavoro diretto a più di mille persone, con un indotto occupazionale di circa quattromila. «Per noi questo provvedimento ha avuto due effetti - spiega il sindaco - Il primo è psicologico. Per 45 giorni abbiamo visto posti di blocchi ovunque, con droni ed elicotteri che continuamente sorvegliavano e sorvolavano le nostre case. E fortunatamente è finito. Secondo, il ritorno a far lavorare la gente. Voglio specificare che la produzione non è stata mai fermata completamente, ma ridotta al 30%. Mentre da oggi si arriverà al 70%. Spero entro la metà di maggio al 100%. Ovviamente rispettando le regole di distanziamento e con i dispositivi di protezione individuale».

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«Vorrei ringraziare pubblicamente tutte le persone che in questi giorni difficili ci sono state vicine. Abbiamo ricevuto donazioni da tutta Italia e da aziende e persone da tutta Europa: Germania, Romania, Francia e Portogallo. Hanno donato anche mascherine, quanti e disinfettanti. Ho riscontrato una solidarietà bellissima. Davvero emozionate».
Nel contempo, ieri, non si è registrato nessun morto e un solo positivo. Dall’inizio della pandemia hanno perso la vita 67 persone. Restano 48 i pazienti ricoverati nei vari nosocomi della provincia. Di questi: 7 sono in terapia intensiva e 314 sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. In totale sono ancora 635 i positivi al virus.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Aprile 2020, 09:21
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