Le spese pazze di Marino a Roma e all'estero:
"Pronto un esposto alla Corte dei Conti"

Le spese pazze di Marino a Roma e all'estero: ​"Pronto un esposto alla Corte dei Conti"

di Flavia Scicchitano
Hotel, ristoranti, aragoste e champagne. Le ricevute di Ignazio Marino, pubblicate sul sito del Comune, dopo la richiesta di accesso agli atti della Lista Marchini e del M5S, diventano per il sindaco un'arma a doppio taglio. Dall'operazione trasparenza sulle spese pagate con carta di credito istituzionale, ecco quanto emerge tra ricevute, scontrini e fatture: colazioni da migliaia di euro, incontri con medici e parlamentari sulle terrazze con vista ma anche cene di famiglia nel ristorante in cui il sindaco è un habitué.





Quando: il 26 dicembre 2013, Marino e famiglia festeggiano Santo Stefano al Girarrosto Toscano in via Campania, dietro casa della madre del primo cittadino. Un conto da 283 euro pagato con i soldi delle casse comunali. Ma le cene di Marino non finiscono qui: nel ristorante Sapore di Mare ordina pesce e vino per 150 euro; al roof garden con vista Colosseo spende 3.500 euro per cenare con l'uzbeko Usmanov. Il 6 maggio 2014 la colazione con il presidente della Slovenia per 4.708,70 euro; la colazione di lavoro con il sindaco di Mosca da 907,50 euro; il pranzo a buffet con la Federazione italiana scherma da 7.143 euro. Sempre nel 2014, 128 mila euro di spese di rappresentanza in più rispetto ai 21.500 (1.789 euro al mese tra rappresentanza e missioni) dichiarati dall'ufficio stampa.



Fino ad arrivare ai giorni nostri e all'ultimo viaggio negli Usa: «Lunedì consegneremo tutti i documenti alla Corte dei Conti - ha annunciato il capogruppo della Lista Marchini in Comune, Alessandro Onorato - Per quel viaggio hanno preso dalle tasche dei romani 22.085,27 euro e di questi 4.866 per Marino, il resto per accompagnatori e un cerimoniale inutile. Nel 2014 le spese di rappresentanza con cene di dubbia utilità ad aragoste e champagne sono costate 172 mila euro, 14.500 al mese, e intanto tagliava i fondi per gli asili nido e il sociale. Chi mente va a casa e Marino ha mentito». E il capogruppo Fi Davide Bordoni annuncia: «Il 9 e 10 ottobre saremo nelle piazze con lo slogan Marino bugiardo per chiedere di sottoscrivere una petizione finalizzata ad ottenere le immediate dimissioni».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Ottobre 2015, 09:37
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