Emergenza rifiuti, cassonetti rovesciati
e cittadini in rivolta. E lunedì Ama in sciopero
di Flavia Scicchitano
La richiesta: essere convocati «con urgenza insieme ai vertici Ama per un incontro in cui ci rendiamo disponibili ad offrire, in piena trasparenza e con il massimo spirito di collaborazione (nonostante la grave crisi finanziaria che viviamo), la nostra esperienza e professionalità in materia - si legge - per ricercare insieme, anche al di fuori degli impianti romani, utilizzando le nostre sinergie nel settore, immediate soluzioni per risolvere prontamente l'attuale situazione di emergenza».
Nella lettera, inviata per conoscenza anche a Marino, al ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, al governatore del Lazio Nicola Zingaretti e all'assessore regionale all'Ambiente Michele Civita, il presidente del Colari parla anche «delle difficoltà che negli ultimi tempi Ama incontra nella raccolta dei rifiuti prodotti nella Capitale e del fatto che nonostante il perdurare del nostro massimo impegno nello svolgimento del servizio affidatoci, il sindaco e il presidente di Ama continuano ad addebitare al consorzio la responsabilità della situazione di degrado in cui versano le strade della città di Roma». E i cittadini? Il degrado che attanaglia la città sta inziando a dar vita a delle rivolte nei municipi: nel 2° numerosi cassonetti sono stati rovesciati in segno di protesta.
Intanto Ama corre ai ripari, con servizi extra e pulizia supplementare delle postazioni più critiche. Ma solo fino a lunedì: il 25 maggio i dipendenti della municipalizzata parteciperanno allo sciopero indetto dalle sigle sindacali Fp Cgil, Fit Cisl per il rinnovo del contratto. «L'astensione - hanno scritto i sindacati in una lettera indirizzata a Campidoglio e Ama - avrà ricadute pesanti sul decoro della città». Da giovedì, invece, i lavoratori parteciperanno ad assemblee sindacali che proseguiranno in tutti i posti di lavoro anche nelle giornate di venerdì e sabato.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Maggio 2015, 08:54
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