E' tempo di far ritorno sul luogo di lavoro in presenza? Twitter non è di questo parere. La soluzione per la company americana è di puntare ancora e sempre di più sullo smart working, non tanto per favorire i propri dipendenti, ma perché sta chiudendo i luoghi fisici di lavori, gli uffici. Da San Francisco a Sydney, passando per il vecchio continente, Twitter ha deciso che il modo migliore per risparmiare sia chiudere la serranda. In senso figurato ovviamente. A riportare la notizia è Bloomberg, che appare ben informato sulla scelta, citando una mail inviata ai dipendenti di Twitter, in cui l’azienda manifesta l'intenzione di lasciare San Francisco ed a catena altre località nel globo.
Tutti a casa
In Australia, Sydney, poi Seoul, Madrid, Wellington, Amburgo, Utrecht e Osaka, quando saranno scaduti i contratti di locazione, non saranno più rinnovati e tutti i dipendenti lavoreranno da casa a tempo indeterminato. Una notizia che non farà piacere proprio a tutti, ma che nelle intenzioni di Twitter servirebbe a mantenere i posti di lavoro, a non tagliare. D'altronde anche i social media sentono aria di crisi. A maggio scorso, l’azienda ha introdotto un blocco delle assunzioni, e l'amministratore delegato Parag Agrawal ha annunciato una riduzione delle spese di marketing e dei viaggi aziendali.
Il giallo di Elon Musk
E poi c'è il capitolo Elon Musk. L'imprenditore multimiliardario dapprima ha offerto 44 miliardi di dollari per l’acquisizione della piattaforma, poi si è tirato indietro, ma il consiglio d’amministrazione di Twitter ha avviato una causa per costringerlo all'acquisto. Ed il 17 ottobre inizierà il processo per appianare la disputa.
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