Lo schema è sempre lo stesso: messaggi, talvolta scritti in un italiano stentato, che invitano a registrarsi per ottenere rimborsi o per visualizzare documenti relativi a cartelle esattoriali. La Polizia di Stato consiglia ovviamente di non cliccare mai su eventuali link e soprattutto di non inserire i propri dati bancari. Leggi l'articolo completo su
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