I social network fanno male? L'allarme Usa: come sigarette, alcol e obesità

Curioso che proprio il Paese che ha dato vita ai computer, a internet, ai social network sia qui oggi a lanciare questi allarmi

I social network fanno male? Una passeggiata come antidoto per la salute

Non bastava aver denunciato che «la solitudine è la nuova epidemia, mortale come il fumo, e ne soffre il 50% degli adulti», il Surgeon General, la voce del governo Usa in materia di sanità pubblica, raddoppia e avverte: «I social network possono portare effetti estremamente dannosi per la salute mentale dei più giovani».

 

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<h2> I social fanno male: una passeggiata per la salute </h2>

Curioso che proprio il Paese che ha dato vita ai computer, a internet, ai social network, il Paese che ha fatto del digitale un orgoglio nazionale (rendendo in pratica tutto il mondo dipendente dagli smartphone), sia qui oggi a lanciare questi allarmi.

Ebbene sì, dopo le campagne contro le sigarette negli anni ’60, contro l’alcool negli anni ’80, e contro l’obesità nei primi anni 2000, ora sono proprio i nostri amati social network a finire nel mirino del “Chirurgo Generale” degli Stati Uniti d’America, Vivek Murthy.

Il focus è sul cervello umano e sulle reazioni che ha agli stimoli offerti dalle piattaforme, che in molti casi possono portare alla depressione: «C’è il rischio di indebolire l’autostima» afferma Murthy, «le ragazze sono le più vulnerabili, perché più esposte dei maschi al cyberbullismo e allo sviluppo di disturbi alimentari».

Il #socialclub è da sempre attento a questo tema, non certo per demonizzare TikTok, Instagram, Twitter, Facebook o YouTube, ma per aiutare i lettori a gestire i social con intelligenza, per non diventarne dipendenti, anche da adulti. A volte basta una passeggiata, un libro, una chiacchierata al bar.

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