Il prototipo si chiama ReFlex e, oltre a un display flessibile prodotto da LG, sfrutta un feedback tattile che consente di 'sentire' le manipolazioni dello schermo, restituendo ad esempio la sensazione di sfogliare un libro cartaceo.
Il dispositivo, basato sul sistema operativo Android, sembra rendere più concreta l'idea di uno smartphone flessibile, perseguita nel corso degli anni da diverse aziende. È tuttavia probabile che i colossi del settore riescano a portare sul mercato i telefonini flessibili prima dei ricercatori universitari, che stimano di non raggiungere la meta prima di cinque anni. Leggi l'articolo completo su
Leggo.it