Facebook e la poesia di quelle finestre virtuali

Facebook e la poesia di quelle finestre virtuali
Basta aprire Facebook per vedere ciò che ammirano dalla propria finestra milioni di persone da tutto il mondo, scoprire panorami nascosti e viaggiare con la fantasia. Questo perché la quarantena ha fatto nascere un gruppo, View from my window, creato dalla designer belga Barbara Duriau. Scorri le foto e ti perdi in angoli di paradiso: un tramonto arancione tra i cactus dell'Arizona, il silenzio della piazza del mercato a Spoleto, la vista sul mare a Salvador di Bahia, l'alba sui fiordi innevati della Norvegia. Sembra una rivista di viaggi e invece è la nostra vita.

 
I post scorrono in continuazione, cartoline di meraviglia e speranza, che hanno trasformato Facebook, spesso additato come luogo dove abbondano fake-news e polemiche, in un romanzo sociale a cielo aperto. E scalda il cuore vedere come ogni post, da tutto il mondo, abbia come messaggio ce la faremo. Ma ce la faremo a mantenere questo sguardo poetico, anche una volta finito il lockdown? Io dico di sì: archiviamo le baruffe, condividiamo bellezza.
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