Stasera, il suo tempo lungo 30 anni è stato migliorato da un altro campione azzurro dalla storia difficile. Yemaneberhan (»la mano destra di Dio«, nella sua lingua), 23enne etiope strappato alla famiglia dalla guerra civile, è arrivato in Italia per l'adozione di una coppia milanese, Roberto e Luisa Crippa, che andarono a prenderlo in un orfanatrofio di Addis Abeba. A Tione, in Trentino, Yeman ha prima provato il calcio, poi ha scelto la corsa, arruolandosi nel 2014 nel gruppo sportivo della Fiamme oro. A Ostrava, nel Golden Spike, stasera ha chiuso la sua gara al terzo posto ma quel che conta è il cronometro: 13'02»26, nuovo primato italiano, che bissa il record nazionale dei 10.000 ottenuto ai mondiali di Doha. È anche il segnale di un ricambio generazionale. Restano i nomi di Pietro Mennea, Marcello Fiasconaro, Gennaro Di Napoli a difendere rispettivamente le prestazioni dei 200 (datata '79), degli 800 ('73: è la più longeva) o dei 1.500 ('90). Ma prima o poi, anche per loro arriverà qualcuno da lontano. Leggi l'articolo completo su
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