Un appuntamento per chiarirsi. Luciano Spalletti, attualmente ct azzurro, e Francesco Totti, ex n.10 della Roma e della Nazionale, nel corso degli anni hanno avuto un rapporto di alti e bassi, che ha spaccato una città intera. Adesso, sei anni dopo il ritiro del calciatore e l'addio burrascoso tra i due, l'appuntamento per la riappacificazione è all'ospedale pediatrico Bambin Gesù, il 16 novembre.
I dettagli
L'ufficialità è arrivata in diretta a VivaRadio2, da un Fiorello rapidissimo a cogliere l'assist, dopo che nei mesi scorsi e soprattutto nelle ultime settimane le posizioni si erano riavvicinate, a partire da un'intervista distensiva dell'ex capitano della Roma e dalla risposta del tecnico che già accennava all'idea del Bambin Gesù. Voglia di serenità e stima reciproca: c'è questo alla base della pace in arrivo. Di un possibile coinvolgimento di Totti in ambiti azzurri, invece, non si parla al momento: le strade sono ancora divergenti.
Il riavvicinamento tra i due sarebbe stato reso possibile anche da un amico comune, Gianluigi Buffon. “Si', una cena, la faremo...", aveva cominciato Totti in diretta da Fiorello. Poi la chiamata con Spalletti: "E' un momento così bello che vorrei regalarlo agli amici comuni, al Bambin Gesù, piuttosto che riservarlo a un aperitivo o a una cena a quattro occhi", l'invito del ct subito raccolto da Totti.
La data è il 16 novembre, alla vigilia di Italia-Macedonia del Nord: una delegazione azzurra arriverà intorno alle 17.30 per far visita ai piccoli ricoverati del pediatrico.
Cosa ha detto Spalletti
Queste le parole del tecnico degli azzurri: «Io già quando ero a Roma avevo avuto la possibilità di andare a condividere qualche momento di felicità con questi bambini, per cui ora che ci debbo tornare sono felice. Visto che poi c’era da fare questo incontro con Totti era giusto riuscire a metterlo a disposizione perché anche lui è stato uno sempre molto sensibile per queste situazioni. Mi fa piacere riparlare con lui, potergli ritelefonare perché quando l’ho avuto da allenatore per me è stato fonte di ispirazione, da calciatore mi ha fatto vedere delle cose importanti sulle linee di passaggio cariche di estro, fantasia».
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