Poi ribadisce un concetto espresso prima della mini crisi: «Trovo la squadra maturata, non ho mai visto dubbi dovremo metterci qualcosa in più. Servono gli occhi giusti, ma la qualificazione è lì, a portata di mano». Accanto a lui annuisce Dzeko: «Contro il Lione vedremo se siamo forti o no. Questa squadra merita di vincere un trofeo, ripartiamo dal buon primo tempo di Lione. Io cercherò di essere più cattivo in campo». È anche la sfida tra due dei migliori attacchi europei: novanta gol la Roma, 88 il Lione. Conterà quindi non solo segnare, ma anche non subire visto che il tecnico Genesio eviterà catenaccio e contropiede, armi che non appartengono al Dna del Lione. «Possiamo giocare anche a 4 in difesa, ma quello che è fondamentale è l'equilibrio per 90'», ha confermato Spalletti che potrebbe dover fare a meno di Emerson (problema al tendine del quadricipite) e Peres. I due brasiliani si sono allenati in gruppo ieri, ma potrebbero partire dalla panchina.
Recuperato Perotti che agirà alle spalle di Dzeko. Allo stadio ci sarà anche Pallotta, dopo le polemiche degli ultimi giorni Spalletti liquida così l'argomento: «Lo saluterò in maniera cordiale, io non da dirgli nulla. Ascolterò cos'avrà da dire lui, non mi sembrano ci siano i presupposti per fare casino. È corretto che lui parli della squadra, ma io non ho nulla da dire, solo da ascoltare». Ha da dire qualcosa ai tifosi Alisson, il portiere di coppa: «Possiamo ribaltare il risultato, ma abbiamo bisogno dei nostri fan». Grazie all'iniziativa in accordo con Sky (sconto del 50% in tribuna per gli abbonati alla tv satellitare che ieri ha annunciato di aver cancellato la diretta in chiaro su Tv8 che manderà la differita alle 24,30) - che ha fatto arrabbiare le altre tifoserie e chi già aveva comprato il tagliando a prezzo pieno - si prevedono più di 35 mila spettatori stasera. Un tempo sarebbe stata una miseria, oggi pare un successo. Leggi l'articolo completo su
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