Nostalgia Schumi, l'ultima intervista prima del dramma
Georg Ganswein, intervistato dalla Bild, racconta: «Ero seduto di fronte a lui, gli tenevo entrambe le mani e lo guardavo. La sua faccia resta quella che tutti noi conosciamo, solo un po' più piena». «Sente l'amore delle persone intorno a lui, che si prendono cura di lui e grazie a Dio lo tengono lontano dall'eccessiva curiosità della gente», ha aggiunto.
«Una persona malata ha bisogno di discrezione e comprensione. La famiglia è il nido protettivo di cui Michael ha assolutamente bisogno. Sentirli vicino è fondamentale. Sua moglie è l'anima della famiglia. In questo periodo natalizio, prego spesso per Michael e la sua famiglia. Il Natale è la festa della nascita di Cristo, l'incarnazione dell'amore divino». Leggi l'articolo completo su
Leggo.it