Roma, Pallotta: «Siamo una squadra tosta e puntiamo allo scudetto»

Roma, Pallotta: «Siamo una squadra tosta e puntiamo allo scudetto»
Jim Pallotta si gode la sua Roma dagli Stati Uniti: l'ha vista vincere in campo europeo, battere la Lazio al derby e imporsi sul campionato nonostante le agguerrite rivali. Il presidente della Roma ha cambiato la guida tecnica e direttore sportivo, con la speranza di portare nella Capitale un titolo che manca da 9 anni: «Questa Roma è abbastanza forte per vincere lo Scudetto, stiamo diventando tosti. Abbiamo anche una gara da giocare, siamo proprio lì. Abbiamo avuto un calendario duro. E dobbiamo solo pensare a noi e al nostro gioco, come abbiamo fatto sabato contro la Lazio. Per quanto riguarda Di Francesco, negli ultimi due anni ci è piaciuto il modo in cui giocava e ragionava. Ma nel venire a Roma la cosa buona è stato che lui ha giocato in giallorosso, quindi capisce le difficoltà di questo ambiente, dal derby al doversi semplicemente trovare qui con tutti i giornalisti che ti guardano, le radio e le tv. Lui capisce queste cose, le sa gestire. Credo che sia cambiato per essere molto più flessibile. Quando abbiamo parlato con lui in estate, ha detto ‘questo è il mio stile di gioco ed è così che io gioco’. Nel giro di un paio di partite abbiamo visto gli aggiustamenti che ha fatto. E mentre lui ha il suo stile di base, dobbiamo davvero apprezzare quello che sta facendo. Ora possiamo andare in casa del Chelsea e giocare come abbiamo fatto, altre volte nel passato avremmo magari esclamato ‘Ci risiamo’. E le sue rotazioni sono ottime», ha detto il presidente a Sports Illustrated.


A differenza di Spalletti, Di Francesco si serve più del turnover dando occasioni anche a calciatori come Gerson relegato in panchina per tutta la scorsa stagione: «Abbiamo capito che quest’anno avremmo dovuto avere una rosa più profonda e così è stato. Sta utilizzando molti giocatori. Prendi Gerson, tanti pensano che sia solo un centrocampista, invece è venuto e ha giocato esterno alto a destra segnando due gol. E tu dici, forse è meglio come attaccante! Poi prendi Florenzi, sa giocare a destra sia da terzino che da attaccante, ma sarebbe perfetto anche a centrocampo. Sfortunatamente abbiamo avuto degli infortuni, come quello di Karsdorp. Schick dovrebbe tornare presto, e ci aspettiamo molto da lui. Defrel può giocare alto a destra o a sinistra dietro a Dzeko. Schick invece sa agire a destra o può giocare con Dzeko o anche al suo posto. Poi c’è El Shaarawy e tutti pensano che lui sia possa giocare solo a sinistra, invece lui gioca a destra e fa tanti movimenti segnando due gol al Chelsea partendo da destra. Vediamo questa intercambiabilità ed è bella, la ste mettendo in atto».


Su Monchi: «Ho un bel rapporto con lui, penso che sia stata davvero una grande cosa per la squadra, poi è uno di loro. Sa parlare con i giocatori ma anche con l’allenatore e lo staff. Quindi da quel punto di vista, avendo totale fiducia in questo, è stato grande. E’ stato quello che pensavo e mi aspettavo, se non di più». Sul nuovo stadio: «credo che venerdì avremo l’approvazione e l’annuncio per lo stadio dalla Regione. Potrebbe essere un bel regalo di Natale. Un sacco di cose cambiano quando la gente sa che sicuramente avremo uno stadio». Leggi l'articolo completo su
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