Roma, 60 anni fa il via alle Olimpiadi che incantarono il mondo

Roma, 60 anni fa il via alle Olimpiadi che incantarono il mondo
E’ un bellissimo pomeriggio di agosto, 60 anni fa. L’Olimpico pieno che farà il record assoluto di incassi, battendo per anni il calcio. Roma olimpica è fantastica, dicono sia stata l’ultima edizione dei Giochi a dimensione umana. E forse hanno ragione: a leggere racconti, romanzi, storie di quei giorni fantastici del 1960 sembra incredibile, con pubblico e atleti vicini, vicinissimi, come mai più accadrà in futuro. Sono le 16,30 del 25 agosto, allo stadio entra tra gli applausi il presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi. Il parterre di autorità, di re e regine è unico: sfilano le 84 nazioni sull’erba dell’Olimpico, poi il volo delle colombe, il giuramento di un simbolo italiano, il lanciatore del disco Adolfo Consolini. L’Italia fa emozionare in quella sfilata, con i suoi 302 atleti eccitati. Forse per la prima volta, nonostante il boom economico e le prospettive rosse, il nostro Paese si sente davvero lontano dai drammi e dalle distruzioni della Seconda Grande Guerra, mentre Germania Ovest e Germania est sfilano insieme, dando un’immagine di pace e di unione che le Olimpiadi non offriranno mai più. Non ce ne vogliano gli appassionati, i ricordi di sport sono bellissimi ma, la tecnologia già esasperata di Tokyo 1964, il Messico e la strage di Piazza delle Tre Culture prima dei Giochi nel 1968, Settembre nero e la strage degli israeliani del 1992 a Monaco; i boicottaggi di Montreal, Mosca e Los Angeles che verranno sono esempi che bastano e avanzano per regalare a Roma 1960 la palma di ultima Olimpiade di pace e dal sapore umano. Le Olimpiadi che iniziano oggi, 60 anni fa, a Roma e che dureranno fino all’11 settembre, lasceranno un segno indelebile, non solo di pace. Le grandi imprese che stanno per arrivare, su tutte quelle di Livio Berruti, Nino Benvenuti, Cassius Clay e Abebe Bikila, sono oggi gemme dello sport mondiale. Indimenticabili.
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