Ed è proprio questo il dato sorprendente: delle 9 reti messe a segno dalla Roma ben 6 partono dai piedi di Kolarov, Florenzi e Peres (in attesa del ritorno di Karsdorp e Emerson). Il serbo comanda la classifica. Oltre al gol su punizione contro l'Atalanta bisogna considerare due assist e mezzo: per Dzeko contro Verona e Benevento, e il procurato autogol di Venuti sempre contro i campani nato da uno dei suoi tanti cross bassi. Un impatto devastante per l'ex laziale, unico giocatore finora ad aver giocato tutti i minuti di tutte le partite (450') oltre ovviamente ad Alisson. Da aggiungere poi la parabola perfetta di Florenzi (sempre per la testa di Edin) contro il Verona e l'autogol procurato dalla giocata di Peres. Un meccanismo studiato e ristudiato in allenamento da Di Francesco che già a Sassuolo arrivava spesso al gol grazie al lavoro degli esterni bassi. In Emilia, Eusebio, doveva accontentarsi di Matri o Defrel. Qui a Roma ha trovato Dzeko, l'ex capocannoniere della seria A sul quale (secondo la Bild) è tornato a farsi sotto il Wolfsburg.
C'è da dire però che, a parte Edin, alla Roma mancano ancora i gol degli altri attaccanti. Oltre alla cinquina del bosniaco e al gol di Kolarov, infatti, ci sono da segnalare due autogol e la rete di Nainggolan col Verona. Ancora a secco Perotti, El Shaarawy, Under, Defrel e Schick. Chissà che una mano in futuro non possa darla Sanabria che mercoledì sera ha espugnato dopo 19 anni col Betis il Bernabeu con un gol al 94' e sul quale la Roma ha diritto di recompra fissato a 11 milioni. Di Francesco, infine, si gode un record. Con i 9 punti conquistati in 4 partite è l'esordiente italiano in una big ad aver fatto meglio al primo anno nelle ultime 15 stagioni: Conte, Allegri e Ancelotti ne avevano raccolti cinque; Sarri quattro e Spalletti 7 al suo primo anno a Roma. Leggi l'articolo completo su
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