NUOVO CORTO CIRCUITO
Nemmeno l'autorete di Zukanovic, ancora propiziata dal sinistro (stavolta su corner) di Kolarov, ha reso tranquilla la notte della Roma all'Olimpico dove ha già perso 7 partite (6 in campionato). Ballardini, passando dal 3-5-2 al 4-4-2 con Rossi accanto a Lapadula, ha spaventato Di Francesco. Pandev, prima di uscire, ha invitato all'errore Gerson e ha lanciato Lapadula, rapido nello scatto e nell'esecuzione davanti ad Alisson. Sul 2 a 1, i giallorossi sono usciti dal match. Nemmeno l'ingresso di Manolas, Schick e Strootman è servito a ritrovare la solidità. Medeiros ha sprecato la palla del pari nel finale del match e in precedenza Rossi ha trovato la manona di Alisson.
EGOISMO INACCETTABILE
Florenzi, nel recupero, ha calciato su Perin, ignorando Dzeko solo davanti alla porta vuota. Il centravanti si è infuriato con il compagno e, nell'azione successiva, se l'è presa con Schick che non si è allargato per ricevere il passaggio. Il nervosismo di Dzeko è comprensibile e sintetizza la prestazione della Roma. Già nel primo tempo è mancato l'altruismo. Che di solito, nel calcio, si paga. Contro il Genoa è andata bene. Ma non è il caso di festeggiare. Meglio rivedere certe azioni e certi comportamenti. Per la Champions di oggi e soprattutto per quella di domani.
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LE FORMAZIONI UFFICIALI
ROMA: Alisson; Florenzi, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Gerson, Gonalons, Pellegrini; Ünder, Dzeko, El Shaarawy
GENOA: Perin; El Yamiq, Rossettini, Zukanovic; Lazovic, Hiljemark, Bertolacci, Rigoni, Laxalt; Pandev, Lapadula. Leggi l'articolo completo su
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