Da quel giorno sono passati quasi tre mesi (2 mesi e 27 giorni per la precisione), in cui Daniele ha trascorso gran parte del suo tempo in infermeria per curare la lesione alla cartilagine del ginocchio, decidendo di non sottoporsi ad operazione chirurgica ma di optare per una terapia conservativa con i fattori di crescita. Una scelta coraggiosa fatta di sacrifici (durante la sosta invernale è rimasto a Trigoria a curarsi mentre la famiglia era in vacanza alle Maldive) e di allenamenti individuali: «È l’infortunio più grave della mia carriera. Sarebbe gravissimo se si dovesse rompere ancora a 35 anni. Ci vuole tempo, ho ripreso a correre e a calciare ma sono ancora indietro», ha detto lo scorso 20 dicembre. Oggi De Rossi è tornato ad allenarsi con i compagni, ma è ancora troppo presto per pianificare il suo rientro in campo. Leggi l'articolo completo su
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