Roma, la Sud: "Dolore per Ciro, ma non abbandoniamo De Santis". La curva si spacca

Roma, la Sud: "Dolore per Ciro, ma non abbandoniamo De Santis". La curva si spacca
Un comunicato di cinque righe. Firmato gli Ultras della Roma. Una presa di posizione dei gruppi giallorossi organizzati sul caso Ciro Esposito. Da un lato il cordoglio per la scomparsa del tifoso napoletano, dall'altro la vicinanza a Daniele “Gastone” De Santis.




«La Curva Sud rimane e rimarrà sempre al fianco di un suo figlio - si legge nella nota - non rinnegheremo mai un nostro fratello, giusto o sbagliato che sia, questo ci ha insegnato la vita, questo ci ha insegnato la strada. Rimaniamo comunque colpiti e addolorati dal tragico epilogo di questa brutta vicenda e ci stringiamo al dolore della famiglia di Ciro Esposito. La morte non ha colori nè bandiere». Parole che hanno unito i gruppi ma spaccato una tifoseria. Per rendersene conto bastava scorrere le pagine dedicate sui social network. Nella maggior parte dei casi è lo sdegno a farla da padrone.



Già, perché la lettera della Sud complica ancora di più una situazione al limite dell'esplosività. Se, infatti, qualcuno aveva avanzato l'ipotesi di un ritorno al passato, con un gemellaggio tra le tifoserie di Roma e Napoli (come era negli anni '80), con il comunicato di ieri questa soluzione appare ormai remota se non impossibile.

E dagli ambienti ultras il retroscena è proprio legato al gemellaggio: «far pace coi napoletani non ci interessa», spiega uno storico leader di Curva.



E allora i riflettori passano di nuovo alle forze dell'ordine che dovranno studiare delle contromisure adeguate per evitare che il sangue venga lavato con altro sangue. Proprio ieri, in una riunione informale al Viminale, si è parlato della possibilità di far giocare Roma-Napoli a porte chiuse: una soluzione che, però, andrebbe a legittimare la vittoria degli ultras. Quindi potrebbe profilarsi “solo” il divieto di trasferta per i tifosi ospiti con una militarizzazione di Olimpico e San Paolo in occasione delle gare “incriminate”. Di sicuro la vicenda è ormai rovente e lo sport lascia sempre più il passo alla cronaca.



LO ZIO DI CIRO ESPOSITO: "ROMANISTI, DISSOCIATEVI DA UN ASSASSINO" (di Francesco Balzani) Sale la tensione, anche se indirettamente. A pochi giorni di distanza dai funerali del figlio che hanno radunato migliaia di persone a Scampia Antonella Leardi (la mamma di Ciro Esposito, che ha lanciato forte il suo messaggio di non violenza più volte durante il dramma che sta vivendo la sua famiglia) osserva, un po’ rassegnata: «Vengo a conoscenza del comunicato della Curva Sud della Roma. Se hanno deciso di non prendere le distanze da De Santis, si vede che io non posso cambiare la loro mentalità, le loro dinamiche. Per il resto non ho altro da aggiungere sul messaggio». Enzo Esposito, lo zio di Ciro, invece è ancora più diretto: «Noi accettiamo le condoglianze da tutti i tifosi in buona fede, ma indicare un assassino come un “fratello” svuota di significato qualsiasi attestato di solidarietà. La massa del tifo romanista si faccia avanti e scelga in maniera netta da che parte stare». Leggi l'articolo completo su
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