Tutto fatto quindi per la cessione più cara della storia della Roma, per la cifra più alta mai spesa al mondo per un portiere (scavalcato Buffon pagato 53 milioni). I tifosi - dopo Nainggolan - hanno deglutito amaro di nuovo, ma ora vogliono il dolce. Insomma, vogliono che quei soldi vengano reinvestiti per un colpo. Vero, e non una scommessa. Prima c’è da trovare il sostituto di Alisson, o meglio c’è da chiudere il cerchio sui nomi rimasti: l’olandese del Barça Cillessen ha sorpassato Areola e Olsen anche se nelle ultime ore grazie a un’indiscerzione di Teleradiostereo si è fatto largo Zoet del Psv che costa poco (12 milioni) e quindi permetterebbe a Monchi di avere più liquidità per il colpo offensivo.
Dura immaginare un top player alla Di Maria per due motivi: lo stipendio che sforerebbe il tetto ingaggi, e l’età non in linea col progetto di valorizzazione intrapreso a Trigoria. Discorso diverso per Draxler del Psg o Depay del Lione - che ha 24 anni, guadagna 4,2 milioni e ha gli stessi procuratori di Strootman e Karsdorp. Il primo nome della lista però resta quello di Federico Chiesa. Ieri il presidente Della Valle è stato chiaro: «Non lo vendiamo, abbiamo già rifiutato offerte milionarie». Parole che potrebbero cambiare di fronte a un’offerta monstre da 60 milioni.
Monchi ha altri colpi in canna prima di ripiegare su Suso e Berardi che sembrano più alla portata. Il ds ha sempre dichiarato di non voler comprare dopo il Mondiale, ma le eccezioni fanno parte della vita: piacciono infatti Forsberg del Lipsia e Lozano del Psv che è della scuderia di Raiola. Porte sbarrate per Oyarzabal. In ottica futura Monchi punta il baby Manzari in uscita dal Bari.
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