Oggi si è messo alle spalle, oltre a Quartararo, l'australiano Miller (a 2”409), che ha completato il podio valenciano. Andrea Dovizioso si è dovuto accontentare del quarto posto, Valentino Rossi dell'ottavo. Sono finiti out Petrucci e Morbidelli, mentre Zarco ha fatto temere il peggio perché, dopo essere caduto, è stato falciato dalla moto di Lecuona. Il francese, per fortuna, se l'è cavata solo con una distorsione alla caviglia sinistra. Jorge Lorenzo, autore di un 13/o posto, ha rubato la scena a Marquez ed è stato celebrato per l'ultima gara disputata, dopo l'annuncio di un prematuro ritiro nei giorni scorsi. Lo spagnolo è apparso commosso e quasi sollevato. Gli applausi sono stati (quasi) tutti per lui.
Nella Moto 2 successo del sudafricano Brad Binder, in sella a una Ktm, con il tempo di 25'30”766, davanti allo svizzero Thomas Luthi (Kalex), a 0”735, e allo spagnolo Jorge Navarro (Speed Up), a 1”045. Primo degli italiani nell'ordine d'arrivo è stato il riminese Stefano Manzi (Mv Agusta), che si è piazzato al quarto posto, con un distacco di 1”185. Affermazione sul filo di lana Vittoria per Sergio Garcia (Honda) nella gara della Moto 3, in 25'21”816. Lo spagnolo ha preceduto di soli 0”005 millesimi l'italiano Andrea Migno (Ktm), che ieri aveva conquistato la prima pole in carriera. Terzo posto per l'altro spagnolo Xavier Artigas (Honda), a 0”180. La gara è stata caratterizzata da una spettacolare caduta che al terzo giro ha costretto i commissari ad alzare la bandiera rossa. Il maxitamponamento (con una moto che è andata in fiamme), avvenuto alla curva 11, ha coinvolto addirittura cinque piloti: Yurchenko, Alcoba, Antonelli, Tatay e Foggia, protagonista di un volo spaventoso, dopo essere stato centrato in pieno dalla moto dello stesso Tatay. Il pilota dello Sky Racing Team VR46, che nell'impatto ha anche perso conoscenza per alcuni minuto, è stato trasportato prima nel centro medico, quindi nell'ospedale di Valencia. Nessuna grave conseguenza per lui per fortuna.
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