Paolo Rossi è morto nel giro di pochi mesi: un dolore alla schiena, poi la diagnosi choc

Dopo Maradona, anche Pablito. L'addio a Paolo Rossi, morto a 64 anni, ha sconvolto l'Italia che lo ricordava come l'eroe dei Mondiali dell'82: la scomparsa dell'ex bomber di Vicenza, Juventus e Milan è avvenuta nel giro di pochi mesi, a causa di un tumore ai polmoni. Come scrive oggi la Gazzetta dello Sport, non era passato molto tempo da quando Rossi si era sottoposto ad accertamenti diagnostici per via di un forte dolore alla schiena.

 

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In questi casi, scrive la Gazzetta, si pensa a una protrusione discale, un'ernia, insomma nulla di particolarmente grave o irrimediabile. Ma la diagnosi è choc: tumore ai polmoni. I colleghi della Rai, dove faceva da opinionista da qualche tempo, hanno provato a tirarlo su con dei video di motivazione, ma il male infido e terribile è stato inesorabile. Il bomber che ci trascinò alla vittoria al mondiale spagnolo - indimenticabile la tripletta al Brasile più forte di sempre - ci ha lasciati troppo presto, in questo 2020 che sembra davvero non finire mai.

 

MORTO A SIENA Rossi è morto al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, gestito dall'Azienda ospedaliero-universitaria senese. La malattia gli era stata diagnosticata nella scorsa primavera. In estate l'ex calciatore era stato sottoposto ad un intervento chirurgico all'ospedale di Santa Maria alla Gruccia di Montevarchi (Arezzo). Da alcune settimane il suo stato di salute, secondo quanto si è appreso, sarebbe improvvisamente peggiorato. Pablito viveva con la famiglia nel comune di Bucine (Arezzo), a circa 30 km da Siena, dove in Val d'Ambra gestiva l'agriturismo 'Poggio Cennina Resort' e l'azienda agricola 'Poggio Cenninà.

 

 

IL FUNERALE SABATO A VICENZA Il funerale si svolgerà sabato 12 dicembre alle 10,30, nel Duomo di Vicenza avrà ingressi contingentati gestiti direttamente dalla famiglia del campione. Domani, venerdì 11 dicembre, il feretro in arrivo da Siena sarà atteso alle porte della città e scortato dalla polizia locale fino allo stadio Menti, dove sarà accolto in forma privata dai dirigenti e dalla squadra del Vicenza che sta collaborando all'organizzazione delle esequie, in stretto contatto con il Comune e la famiglia. Per i cittadini la camera ardente resterà aperta all’interno dello stadio dalle 15 alle 20 nel pieno rispetto delle norme anti-Covid.

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