Proprio in quegli istanti di genuina gioia, il suo agente, Alessandro Lucci, incontra il ds Massimiliano Mirabelli a Milanello. C'è un interesse concreto del Paris Saint Germain, dove Bonucci potrebbe raggiungere il suo ex capitano alla Juventus, Gianluigi Buffon, per andare all'assalto della Champions League. «Lui vuole vincere», sentenzia Gattuso, prima di correggere il tiro: «Vogliamo vincere anche noi, non ci piace stare qui a perdere. Ma dipende tutto dalle decisione del giocatore». Per Gattuso sono giorni concitati: domani con l'assemblea dei soci il tecnico potrebbe vedere l'uscita di scena di Fassone, con Ivan Gazidis pronto ad insidiarsi come ad, e l'affiancamento di Leonardo al ds Mirabelli. Tutto a poche ore dalla partenza per gli Stati Uniti, prevista per domenica sera.
«Sono molto orgoglioso di allenare il Milan. Devo dimostrare tutto il mio valore ad una proprietà che non conosco. Anche io verrò giudicato quando comincerà il campionato e ce la metterò tutta. Leonardo? Lo accoglierei a braccia aperte, abbiamo risolto i nostri problemini». Gattuso è rassicurato dal primo comunicato di Elliott, in cui il suo nome è il solo citato dalla nuova proprietà: «Mi riempie d'orgoglio che la società abbia espresso apprezzamento e questo mi fa lavorare con più tranquillità. Penso che sia giusto che ci rappresenta venga a fare due chiacchiere con i ragazzi e non solo con me, è più facile avere dei punti di riferimento». Ma i programmi della nuova società restano ancora da definire: «L'arrivo di Cristiano Ronaldo non mi spaventa, non lottiamo per quelle posizioni di classifica. Se vogliamo competere per qualcosa di importante, qualcosa sul mercato va fatto. Ma dobbiamo rispettare i parametri finanziari. Morata? Posso dire che i buoni giocatori mi piacciono tutti». Rinforzi cercansi.
LI ATTACCA ELLIOT «Ero convinto che Elliott fosse un investitore fidato, ma soprattutto un partner con cui condividere i doveri e gli onori di un'avventura così stimolante... Ho commesso un errore e l'ho scoperto solo strada facendo e a mio grande discapito». Torna a parlare l'ormai ex proprietario del Milan Li Yonghong, con una lettera pubblicata dal Sole 24 Ore in cui dichiara di muoversi tramite i propri legali, di Eversheds Sutherland, per un contenzioso contro il fondo, accusandolo di aver «orchestrato un default anticipato».
Nel giorno in cui è emersa l'indagine a suo carico e alla vigilia dell'assemblea che rivoluzionerà la governance del club, da Hong Kong Li Yonghong scrive: «L'acquisto dell'A.C.
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