«Rossi, che aveva 24 anni, correva con licenza tedesca - spiega il dirigente - perché aveva un contratto di lavoro in quel paese. L'incidente - aggiunge - è avvenuto su un circuito pericolosissimo, con le nostre regole lì non si sarebbe mai corso».
L’incidente si è verificato a Traben-Trarbach, non lontano da Treviri e Francoforte. Il circuito è lungo il fiume Mosella: Rossi ha perso il controllo del suo scafo che è finito prima a riva e poi contro un albero. Inutili i soccorsi, il pilota è morto sul luogo dell’incidente. Tutte le gare previste nel finesettimana a Traben-Trarbach sono, ovviamente, state annullate.
L'Italia aveva perso, prima di Rossi e dal 2002 a oggi, altri due campioni come Vincenzo Polli (ad Abu Dhabi, circuito che ha fatto altre vittime) e Paolo Zantelli. Nonostante nella Penisola le regole sulla sicurezza siano molto più rigide rispetto ad altri paesi, e per questo Iaconianni sottolinea che «con le nostre regole lì oggi non si sarebbe mai corso», c'era stato un morto anche in Italia. Successe a Gallipoli nel 1997, quando l'incidente occorso al sudafricano Anton Van Heerden durante la prova del Mondiale di F1 Inshore si rivelò mortale.
Il punto su cui si dibatte da anni è quello dei regolamenti tecnici, approvati dalla federazione mondiale, che non rendono obbligatoria la Capsula di Sicurezza. Si tratta di una struttura in materiale composito, di facile reperibilità, che protegge il pilota in caso di urto fra imbarcazioni o ribaltamento. La mancata obbligatorietà, spiegano fonti italiane, sarebbe dovuta al lavoro delle lobby dei costruttori inglesi e scandinavi i cui costruttori realizzano imbarcazioni senza capsule per poterle poi vendere a prezzi assolutamente concorrenziali.
La polemica tra federazione internazionale (la Uim presieduta dall'italiano Raffaele Chiulli) e quella italiana è forte, al punto da aver provocato l'annullamento di due gare di caratura mondiale, a causa di dissidi sull'uso del collare Hans, supporto di sicurezza utilizzato in quasi tutti gli sport motoristici, per il quale il regolamento della federazione italiana è molto più restrittivo rispetto a quello di molti altri Paesi.
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