Frase non pensata con la testa, dunque, ma con la pancia. Un dietrofront, seppur parziale, che sarà accolto. Niente stangata da 10 giornate, quindi, che punisce tutti i comportamenti discriminatori. A Lulic verrà contestata la violazione del principio di lealtà e correttezza, tradotto: forte multa e, al massimo, un paio di turni di stop.
Potrebbe scapparci anche qualche giornata di “servizio sociale” nelle scuole per spiegare ai bambini l’assurdità di qualsiasi discriminazione. Piaga che Lulic, come ha opportunamente raccontato ieri, ha vissuto sulla sua pelle. Leggi l'articolo completo su
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