La partita. «A Torino contro la Juventus non è mai stato semplice, nemmeno per le squadre di Sacchi e Capello. Noi siamo pronti a battagliare».
Avversari. «Sono una squadra che fa tantissimi punti e prende pochi gol. Credo sia una delle migliori difese d'Europa. È difficile giocare allo Stadium. Allegri ha portato la squadra a giocare con il 4-3-1-2 con pazienza. Possono passare da un modulo all'altro con facilità. La sua bravura è stata quella di non entrare a piedi uniti in un meccanismo che funzionava a meraviglia».
Atteggiamento. «Ci piacerebbe giocare tutte le partite attaccando sempre. Anche domani vorremmo fare una gara aggressiva. La partita di domani è la più difficile che ci potesse capitare in questo momento».
Gap con la Juve. «Nel calcio ci sono dei cicli. Li hanno vissuti anche loro prima di tornare a vincere. Noi vogliamo riportare il Milan dove è sempre stato. È basilare».
Il calo. «Abbiamo finito bene il 2014. Poi abbiamo iniziato male il 2015. Potremmo aver sottovalutato qualche squadra e non siamo in grado di farlo. Non ci possiamo permettere di sottovalutare nessuno. Abbiamo perso delle sfide e sono nate delle incertezze che ci siamo portati dietro fino a Parma».
Gol su palla inattiva. «Abbiamo sempre fatto fatica a marcare sui calci da fermo. Abbiamo due terzini piccoli a livello fisico e i centrocampisti sono quasi tutti della stessa stazza. Ci troviamo a fare le marcature con giocatori che pagano qualcosa a livello fisico rispetto agli avversari. Non abbiamo degli specialisti».
Infortunati. «Ci sono stati molti problemi traumatici, abbiamo ancora dei giocatori che girano con i tutori come Zapata ed El Shaarawy. È difficile lavorare quando perdi dei giocatori per lungo tempo. De Sciglio non lo abbiamo quasi mai avuto, El Shaarawy ha avuto un nuovo infortunio importante».
Inzaghi allenatore. «Pippo è molto meticoloso, vuole sapere e vedere tutto. Ha voluto un allenatore che si dedicasse solo alle palle inattive. La gestione del gruppo è la cosa più difficile da fare, quando ci sono giocatori che vanno e vengono. Devi fare delle scelte e devi far passare le tue scelte a tutti, facendole digerire a tutti. È questa la parte dove deve crescere. Devi tarare bene le parole che dici ai giocatori perché alcune parole possono fare più danni delle scelte. A volte si sbaglia».
Bilancio. «Non si può pensare di ripartire sempre da zero. L'anno prossimo dobbiamo ripartire da uno step più alto rispetto a quest'anno».
Nuovi arrivati. «Li ho visti bene, si sono integrati subito. Hanno quasi sempre giocato nella difesa a quattro. Credo che sia Antonelli sia Paletta potranno essere scelti per giocare domani». Leggi l'articolo completo su
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