Sotto la lente ci sono, infatti, i terzini sinistri Dalbert e Nagatomo, i mediani Vecino e Gagliardini e i trequartisti Brozovic e Joao Mario, tutti in corsa per 3 maglie fra difesa, centrocampo e settore avanzato, a completare una formazione base già delineata per 8/11. Tra gli intoccabili Handanovic, D’Ambrosio, Miranda e Skriniar nel pacchetto arretrato. Borja Valero alla regia. E i tre d’attacco Candreva-Icardi-Perisic. Restano solo da definire gli ultimi ruoli da attori protagonisti. Per l’out difensivo di sinistra il ballottaggio è tra Dalbert e Nagatomo. Il primo tra i pezzi pregiati (costo 30 mln, tra fisso e bonus) dell’ultimo mercato, ma ancora a scuola di tattica per comprendere al meglio la serie A.
Il secondo, stile ‘usato sicuro’ e, al momento, in vantaggio per una maglia contro il Napoli, a dispetto dell’ultima da dimenticare (con espulsione a fine primo tempo per doppio giallo il 30 novembre 2015; Inter ko per 2-1) al San Paolo. Sempre più a favore di Vecino, invece, la corsa a due con Gagliardini per un posto in mediana con Borja Valero. Nel derby, l’uruguagio si è confermato centrocampista totale, per ‘garra’, gamba e qualità di giocate. L’azzurro in ritardo di condizione e più di una volta in apnea. Ma, al San Paolo, giocheranno ancora fianco a fianco, con Borja Valero sulla trequarti (ma non è da escludere Vecino, con lo spagnolo regista basso) per assenza di interpreti.
Joao Mario, in costante recupero dalla tonsillite acuta pre-Milan (ieri un differenziato alla ripresa), potrebbe tornare, infatti, a disposizione in extremis, ma solo per la panchina. Niente da fare, invece, per Brozovic. Per l’ex Dinamo Zagabria se ne riparlerà dal 5 novembre (Inter-Torino). E per Spalletti sarà il momento delle scelte.
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